Nella sessione di venerdì scorso, il Consiglio dei ministri ha rivisto il Piano di bilancio strutturale a medio termine destinato all’Unione Europea, aggiornandolo in linea con le ultime correzioni alla contabilità nazionale pubblicate dall’Istat il 23 settembre. È importante ricordare che queste revisioni hanno principalmente portato a una rivalutazione del Pil nominale dell’Italia, con un incremento rispetto ai dati precedenti di 21 miliardi per il 2021, 34 miliardi per il 2022 e 43 miliardi per il 2023, raggiungendo quest’ultimo anno i 2.128 miliardi in termini nominali. Inoltre, per la prima volta dal 2007, l’anno prima della crisi finanziaria del 2008, il Pil reale ha superato i massimi storici.
Queste nuove cifre hanno naturalmente portato a una revisione al rialzo dei tassi di crescita economica del nostro Paese, e in particolare hanno permesso una significativa riduzione del rapporto debito/Pil,
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