Se Superbonus il Governo e tutta la classe politica non interverranno concretamente si preannuncia una immane catastrofe. I super bonus rappresentano per il settore dell’edilizia la manovra più significativa ed importante degli ultimi 10 anni: uno strumento che ha creato occupazione, Pil e che è l’unica vera misura concreta per la transizione energetica, l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio abitativo dei nostri territori. Si tratta, altresì, dell’l’unica vera misura che ha valorizzato il mondo del lavoro e non l’assistenzialismo, incentivando lo sviluppo sociale ed economico dei nostri territori, cosi il segretario generale della Feneal Uil Messina-Palermo Pasquale De Vardo.
Avevamo già lanciato un serio grido di allarme nei mesi scorsi ed era facilmente prevedibile che senza le giuste modifiche in termini di trasparenza, controllo e sostenibilità saremmo arrivati al rischio odierno. Oggi solo un intervento del Governo del Paese può scongiurare questa catastrofe economica e sociale. E’ opportuno ricordare che dall’edilizia passa il rilancio di un’economia, l’infrastrutturazione, la riqualificazione dei nostri centri urbani ed extraurbani, la messa in sicurezza e la progettazione di sviluppo dei nostri territori. L’edilizia, specie alle nostre latitudini, è il volano trainante del benessere collettivo, sociale ed economico. Troppi appalti pubblici fermi al palo per svariate pastoie burocratiche o per cofinanziamenti non emessi dai committenti, troppe risorse non utilizzate dei fondi europei, un Pnrr nebuloso e ancora non tramutato in progetti concreti e, infine, la mancanza di un’idea di sviluppo dei nostri territori da parte di una classe politica troppo spesso mediocre. I vari bonus, 110, eco-bonus e sisma-bonus, sono stati fondamentali per dare una forte spinta in termini di rilancio del settore edile e conseguentemente della nostra economia, basti pensare che a Palermo sono stati impiegati oltre 10 mila lavoratori contro i quasi 6 mila del 2020. Oggi, invece, ci troviamo a tentare di scongiurare un suicidio economico e sociale che rischia di provocare nel Paese il fallimento di oltre 30mila imprese che non riescono ad avere la liquidità che si aspettavano.
C’è il concreto rischio della cancellazione di oltre 100mila posti di lavoro in edilizia. Il rischio è che ci sia una catena inarrestabile di fallimenti, con lo spettro che, se la ditta non ha completato i lavori, le spese di ristrutturazione ricadranno direttamente sul proprietario di casa e quindi un danno anche per migliaia e migliaia di cittadini. Blocchiamo la catastrofe, il Governo e tutta la classe politica intervengano a scongiurare questo vero e proprio allarme sociale che può avere conseguenze devastanti. Si attivino misure per facilitare lo sblocco della cessione dei crediti fiscali anticipati o maturati dalle imprese edili nell’ambito dei bonus edilizi, velocizzando le procedure in essere, anche tramite la possibilità di un’ulteriore estensione del limite massimo al numero delle cessioni ammesse. Condizionino l’accesso agli stessi alle sole imprese che possano garantire e dimostrare ex ante alcuni requisiti minimi soggettivi, in termini di qualificazione e di qualità del lavoro (congruità, applicazione Ccnl edile, formazione obbligatoria sicurezza etc). Introducano un intervento normativo e di controllo pubblico che eviti alle banche di fare cartello e di sottrarre risorse pubbliche a danno del provvedimento. I super bonus sono una manovra economica che non può essere cancellata in corso d’opera provocando il caos, conclude il segretario generale della Feneal Uil Pasquale De Vardo, più importante, poiché ha valorizzato il lavoro e lo sviluppo sociale ed economico Non possiamo permetterci di tornare indietro
Source: messinaoggi.it
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