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Bonus casa, sconto in fattura e cessione del credito per tutti
Un’accusa spesso fatta ai bonus edilizi è quella di essere “regressivi” dal punto di vista fiscale; tradotto in italiano corrente significa che favoriscono i più ricchi. Dietro questa accusa c’è la considerazione che i rimborsi arrivano solo dopo molti anni (5 solo nel caso del Superbonus o del Sismabonus), che bisogna anticipare i soldi, spesso molti, necessari per pagare le opere e infine che bisogna avere la certezza di essere “capiente”, cioè di avere un carico annuale di imposte Irpef pari o superiore al rimborso del Fisco.
Per superare il problema il decreto Rilancio, che ha istituito il Superbonus, ha previsto la possibilità di effettuare per tutte le agevolazioni immobiliari la cessione del credito (tipicamente a una banca) o lo sconto in fattura. In questo modo si è sì rilanciato il mercato ma si è creato anche un mercato di costi spesso gonfiati o di richieste riguardanti lavori inesistenti.
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