Nella complessità delle pratiche per accedere ai bonus edilizi,
il corretto inquadramento dell’edificio e delle unità che lo
compongono è forse l’elemento più delicato. Da questo, infatti,
dipende l’importo della detrazione spettante, considerato che il
tetto di spesa massima agevolabile si calcola in base al numero di
unità immobiliari presenti nell’edificio.
L’inquadramento dell’edificio e il limite di spesa
Il tema è di particolare rilievo quando a dover essere oggetto
di lavori sono condomìni o edifici plurifamiliari, evidentemente
composti da numerose unità, che molto spesso comprendono locali
pertinenziali. Box, cantine e posti auto (per fare alcuni esempi)
non mancano quasi mai in questo tipo di complessi, e quando in
gioco ci sono i bonus edilizi il loro numero è dirimente: più sono
le unità presenti, pertinenze comprese, più alto sarà il plafond. E
più alto, dunque, sarà il valore della detrazione.
È chiaro, allora, che i committenti hanno avuto in questi anni
tutto l’interesse a mettere in atto, prima di eseguire i lavori
agevolabili, alcune variazioni
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