Nell’ambito del Superbonus, gli operatori sono stati abituati a
rispettare fitte scadenze. Ma oltre a quelle legate alla
percentuale detrattiva del beneficio, che cala nel suo ammontare di
anno in anno, si è aggiunto un termine meno chiaro, il cui mancato
rispetto comporta una sanzione di 10.000 euro nel migliore dei casi
e la decadenza dalla maxi-detrazione nel peggiore.
Si tratta della comunicazione dei dati relativi agli immobili
oggetto di lavori antisismici e alla spesa sostenuta e da sostenere
da inoltrare al PNCS (Portale Nazionale Classificazioni Sismiche)
in relazione ai lavori Superbonus non conclusi al 31 dicembre 2023
o avviati a partire dal 1° gennaio 2024. La trasmissione, imposta
dal DL 39/2024 e regolata nelle sue modalità operative dal recente
DPCM 17 settembre, ha chiamato professionisti e beneficiari a
gestire varie incertezze, molte delle quali riguardanti proprio il
termine entro cui procedere.
Il DPCM, infatti, al suo art. 6 fissa la scadenza nel 31 ottobre
2024, ma non prevede alcun tipo di sospensione del
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