Sull’efficienza ed efficacia del Superbonus si continua a discutere sia a livello politico, sia nell’ambito quotidiano: con la crisi di Governo la misura sembra a rischio, ma non dovrebbe essere in ballo la sua natura scadenza. Ad oggi il Superbonus è conveniente? La risposta è affermativa, come evidenziato da diversi bilanci effettuati in corso d’opera.
Basti pensare che il Superbonus ha creato valore economico per 124,8 miliardi di euro, consentendo alle famiglie di risparmiare fino a 500 euro in bolletta grazie agli interventi di efficientamento energetico. Di certo non sono mancati i problemi, soprattutto in merito alle cessioni del credito…
Quali sono i lavori più diffusi e qual è il risparmio effettivo in bolletta per le famiglie che hanno scelto di sfruttare il Superbonus per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica degli edifici? Numeri alla mano: facciamo il punto.
Il Superbonus è conveniente? Valore economico, risparmio, transizione energetica
Una recente indagine effettuata da Nomisma per Ance Emilia Area Centro ha rivelato che il Superbonus è ancora conveniente per tutti i cittadini che intendono eseguire interventi di ristrutturazione edilizia o di efficientamento energetico. Grazie alla detrazione fiscale al 110%, il bonus consente di ottenere di ritorno tutti i soldi spesi, eseguendo (di fatto) lavori gratis.
Non solo il Superbonus è in grado di generare un valore economico pari a circa 124,8 miliardi di euro, ovvero il 7,5% del PIL; ma consente anche di registrare un risparmio effettivo in bolletta per le famiglie che lo sfruttano a livello energetico.
E ancora: il Superbonus ha permesso di ridurre l’impatto ecologico degli immobili con una diminuzione fino a 979 mila tonnellate di Co2, un risparmio di anidride carbonica del 46,4%, e con 3 salti medi di classe energetica.
Operando poi sul parco immobili già posti in essere, il Superbonus ha permesso di contenere il consumo del suolo e ridurre gli investimenti in nuove infrastrutture per un valore economico quantificabile in 15,3 miliardi di euro complessivi.
Superbonus: è conveniente? Risparmio in bolletta per le famiglie fino a 500 euro
Passando alla transizione ecologica, il Superbonus ha consentito di migliorare la posizione dell’Italia in questo senso: basti pensare che sono aumentate del 50% le installazioni di pannelli solari nelle abitazioni, con un consumo di energie rinnovabili pari a 106 milioni di kW all’anno.
Ma non finisce qui…Il Superbonus è conveniente anche per le famiglie che lo hanno sfruttato in termini di efficientamento energetico: grazie agli interventi effettuati su edifici già esistenti, i nuclei familiari potranno risparmiare fino a 500 euro sulle prossime bollette dell’energia elettrica. Ogni passaggio di classe energetica, invece, consente un risparmio fino al 20% in termini di consumi energetici.
E per tutti coloro che sono convinti che il Superbonus sia un’agevolazione per ricchi, possiamo smentire la credenza: hanno avuto accesso al beneficio anche le famiglie con redditi medio-bassi.
Per non parlare delle nuove assunzioni e del balzo occupazionale che ha scatenato il Superbonus: con 38,7 miliardi di euro già investiti, sono stati assunti nel settore edilizio almeno 640 mila lavoratori.
Superbonus: ecco i lavori più diffusi e convenienti. La classifica
Quali sono i lavori più diffusi e convenienti che si possono effettuare sfruttando il Superbonus 110%? Ad elencare gli interventi maggiormente apprezzati dai contribuenti è stata la Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica, Ilaria Fontana.
Il lavoro più richiesto grazie al Superbonus 110% è il cappotto termico, seguito dagli interventi sugli impianti e dalla sostituzione degli infissi.
Ma volendo stilare una classifica dei lavori più richiesti e diffusi con il Superbonus 110% possiamo includere (nell’ordine):
- Cappotto termico e isolamento superfici opache (39,74%);
- Interventi sugli impianti quali produzione di energia termica per la climatizzazione e di acqua calda sanitaria (19,61%);
- Sostituzione degli infissi (19,47%);
- Installazione di impianti fotovoltaici (8,17%) e sistemi di accumulo (7,45%);
- Installazione di caldaie a condensazione a combustibile fossile (3,68%);
- Installazione di schermature solari (2,75%);
- Eliminazione delle barriere architettoniche (0,82%);
- Installazione colonnine di ricarica per veicoli elettrici (0,80%).
Superbonus: cosa succede con la crisi di Governo e la caduta di Draghi
Chiariti i benefici del Superbonus 110% e i motivi che ci spingono ad affermare che sia ancora una misura conveniente, andiamo a scoprire che cosa succede alla misura con la caduta del Governo Draghi.
L’Italia è alle prese con la crisi di Governo: Draghi ei suoi Ministri restano in carica solo per il “disbrigo di affari correnti”, ovvero per varare il decreto aiuti bis e altri provvedimenti di emergenza o urgenza. Il Superbonus è giunto al termine?
Più volte il Governo Draghi di è espresso contro tale agevolazione, in particolare prendendosela con coloro che hanno ideato il meccanismo di cessione dei crediti, che avrebbe permesso di sottrarre 6 miliardi di euro allo Stato (2 miliardi dei quali già recuperati) – come dichiarato dal Ministro dell’Economia Daniele Franco.
Per sbloccare le cessioni dei crediti, l’ultimo dl aiuti aveva già previsto un nuovo meccanismo di estensione ai professionisti e alle Partite Iva, per i quali si attendono i provvedimenti attuativi del Fisco.
Nel frattempo sono stati sbloccati i vecchi crediti precedenti al 1° maggio 2022, mentre non sembra a rischio – nonostante la crisi di Governo – la scadenza naturale del Superbonus 110%.
Source: trend-online.com
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