Ai fini della cessione del credito come pure dell’opzione per lo sconto in fattura per gli interventi per i quali si ha diritto alla superbonus al 110%, compresi gli interventi di consolidamento, è obbligatorio ottenere il visto di conformità. Il visto in questione si può richiedere esclusivamente nel caso in cui sia stata presentata l’asseverazione dei lavori, al termine dei lavori o a stato di avanzamento, purché sia stato realizzato almeno il 30% dell’intervento previsto. Di conseguenza se lei non riesce a completare il 30% dei lavori entro il 31 dicembre prossimo non potrà usufruire di queste opzioni per le spese sostenute nel 2021. Potrà, però, ottenere la detrazione in dichiarazione dei redditi dell’intero importo pagato. Quindi se lei non ha sufficiente disponibilità sufficiente capienza nell’Irpef le conviene cercare di spendere il meno possibile per la prima parte dei lavori , ovvero per l’importo che andrà in detrazione. Questo sarà suddiviso in cinque rate uguali, e lei potrà cedere il prossimo anno le rate rimanenti, indipendentemente dalle spese sostenute nel 2022. In pratica se l’intervento complessivo delle intende realizzare ha un importo di 100.000 euro e lei spende quest’anno solo 10.000 euro, avrà diritto a portare in detrazione nel 730 del prossimo anno un quinto di 11.000 euro, vale a dire la prima rata delle cinque previste per il Superbonus, per un importo complessivo di € 2200. Potrà poi cedere il prossimo anno le rimanenti quattro rate pari a 8.800 euro. Insieme a queste potrà effettuare la cessione del credito per tutte le spese del 2022.
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