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Superbonus e stop cessione del credito, CNAPPC: cambiare subito le regole – Lavori Pubblici – NEWS110

Il giusto paga per il peccatore. Potrebbe riassumersi così
l’opinione del Consiglio Nazionale degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
in merito
all’entrata in vigore del D.L. n. 4/2022, che ha
stoppato la cessione del credito, permettendo di utilizzare
l’opzione esclusivamente una volta.

CNAPPC: stop a cessione del credito mette a repentaglio il
lavoro dei professionisti onesti

La lotta alle frodi, in materia di cessione dei crediti per
bonus edilizi, ha determinato un grave danno alle imprese ed ai
professionisti. Abbiamo condiviso la sacrosanta necessità di porre
un argine alle azioni fraudolente da parte di chiunque, tuttavia
registriamo che le soluzioni adottate con il Decreto Sostegni ter
avranno come immediato risultato quello di ritorcersi su chi ha
operato nel rispetto delle norme ed in assoluta onestà. In buona
sostanza curare la patologia con dosi da cavallo porta
inevitabilmente a far morire il paziente. Controllare e colpire i
disonesti si, ma sparare nel mucchio non è quello di cui abbiamo
bisogno
”. Questo il parere di Francesco
Miceli
, Presidente del Consiglio Nazionale degli
Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Secondo Miceli, con il Decreto si è venuta a creare una
situazione paradossale, per cui si rende necessario un passo
indietro del Governo: è il momento di riconsiderare i
contenuti del provvedimento e pensare a possibili
soluzioni alternative per evitare proprio ciò che sta accadendo,
ovvero il blocco delle attività in corso e la pesante ipoteca sul
futuro professionale di un’ampia fetta di tecnici
professionisti.

Guardare, quindi, al bene comune vuol dire anche
prosegue Miceli – non assumere decisioni draconiane che hanno
pesanti e gravi ripercussioni sull’intera filiera del settore delle
costruzioni con effetti imprevedibili che non ci possiamo
assolutamente permettere. Bisogna, inoltre, porre fine alla
irrazionale modalità di rendere impossibile una attività – come
quella delle costruzioni – che si dice di volere sviluppare
modificando periodicamente il quadro normativo di riferimento che
regola i bonus edilizi. Cambiare le regole in gioco equivale a
perseguire, coscientemente, l’obiettivo del disastro a tutti i
costi
”.

Per evitare il peggio, secondo il Presidente di
CNAPPC bisogna subito intervenire modificando il decreto
e accogliendo le proposte formulate dal Consiglio.

© Riproduzione riservata

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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