Tante domande – al punto che le richieste agli uffici sono raddoppiate in sei mesi –, ma pochi ancora i cantieri avviati in città: una decina. È questo il quadro del superbonus 110% in edilizia che l’assessore Cristina Amirante ha tracciato rispondendo all’interrogazione del gruppo consigliare M5s.
Il gruppo chiedeva l’esatto numero delle istanze di accesso agli atti pervenute agli uffici «relativamente alla richiesta di acquisizione di atti documentali riconducibili» al superbonus. Sono state 504 nel primo semestre (entro il 30 settembre 2020) e 1102 istanze nel secondo (entro marzo scorso). Rispetto alle comunicazioni di inizio lavori asseverata (Cila) finora pervenute in Comune e riconducibili alla realizzazione degli interventi edilizi interessati dalle agevolazioni fiscali, superbonus compreso, l’assessore Cristina Amirante ha risposto invece che nel primo semestre sono state 45 e nel secondo 89 e che il numero è atteso in crescita. Sono invece solo una decina le segnalazioni certificate di inizio attività (Scia), più difficili da tracciare per l’amministrazione. «È incredibile – ha commentato a fine consiglio Mara Turani, che aveva già sollevato il problema in fase di replica – che avere i dati in città sia così difficile. Li abbiamo ottenuti in tutti i comuni, a Pordenone non ho avuto ancora risposta agli accessi agli atti, presentati con posta certificata. Sembra quasi che si faccia fatica a tirare fuori i dati».
Nel corso delle interrogazioni, il capogruppo del Pd Nicola Conficoni ha invece fatto le pulci al progetto di trasferire la ciclabile di viale Dante sul lato del parco, scelta che, come ha spiegato Amirante, è mossa dal rimuovere pericoli che oggi ci sono per la commistione di biciclette, pedoni, parcheggi e utenti dell’Aci in fila all’esterno. L’esponente dell’opposizione ha indicato come peggiorativo il doppio attraverso imposto ai ciclisti all’incrocio tra viale Dante e via Rivierasca e all’incrocio con viale Libertà, ma per Amirante «è la stessa soluzione che avete usato voi in via Pola».
Nel dibattito di una delibera, quando l’assessore Eligio Grizzo ha anticipato la volontà di convocare una commissione per congedare la dirigente alle politiche sociali Miralda Lisetto, prossima alla pensione, e per accogliere la sostituta, Rossella Di Marzo, Conficoni ha chiesto nuovamente «la convocazione del consiglio comunale alla presenza del direttore generale di Asfo, Joseph Polimeni, e dei sindacati, tanto più alla luce dell’utile milionario dell’Azienda sanitaria».
A fine serata il consiglio ha votato l’adesione alla rete italiana delle città sane, con l’appoggio del Pd. Daniela Giust ha evidenziato la collaborazione dell’opposizione e un clima di fair play degli ultimi consigli, non in linea con gli attacchi che l’opposizione ritiene di aver subito da sindaco e maggioranza in 5 anni. Mauro Tavella (Fi), con altrettanta pacatezza, ha precisato che l’unico a suo dire ad aver travalicato i confini in 5 anni è stato un consigliere che ha dato delle «teste di c. ..» ai colleghi. Quel consigliere, però, è il capogruppo dei democratici. —
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Source: messaggeroveneto.gelocal.it
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