«Escludere le onlus dalla proroga del superbonus, così come si evincerebbe dalle bozze in circolazione, rappresenterebbe un terribile autogoal sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Nello specifico, la cooperazione sociale ha già pianificato gli investimenti o avviato l’iter per procedere sulla base di quanto riportato nel Pnrr. Questo cambio repentino di impostazione penalizzerebbe la riqualificazione di Rsa, centri diurni, asili nido, iniziative di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Parliamo di anziani, minori e disabili a cui verrebbe preclusa la possibilità di abitare spazi migliori. Così come di giovani, disoccupati, persone con difficoltà, che si sono organizzati per un riscatto sociale attraverso il lavoro. Escludere chi, durante il Covid, ha responsabilmente sostenuto i servizi sociali del Paese, significa penalizzare gli investimenti nel welfare del futuro. Tale penalizzazione è peraltro incomprensibile anche perché è tranquillamente sostenibile per l’erario Così come va confermata la norma che include le cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Si tratta di decine di migliaia di alloggi che se esclusi rappresenterebbero un disequilibrio e una disparità nella riqualificazione delle aree urbane ed extraurbane». Così Alleanza Cooperative sollecita una correzione in tema di superbonus.
Source: vita.it
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