Come qualsiasi investimento che si rispetti, anche per il
superbonus è necessario valutare quali siano stati i pro e i contro
di un investimento che al momento è costato allo Stato oltre 107
miliardi di euro in 4 anni (dati Enea).
Il prossimo futuro
Un bilancio quanto mai necessario, soprattutto in
considerazione:
- del decalage di aliquota per questa misura che nel 2024 potrà
essere utilizzata al 70% e nel 2025 al 65%; - dell’imminente fine (31 dicembre 2024) di molti bonus
tradizionali, la cui scadenza avrà un impatto effettivo soprattutto
per gli interventi che richiedono tempistiche più lunghe (come
quelli nei condomini); - della fine del meccanismo delle opzioni alternative (sconto in
fattura e cessione del credito), che già dal Decreto Legge n.
11/2023 (Decreto Cessioni) era stato limitato a poche casistiche,
ulteriormente ridotte con il recente Decreto Legge n. 212/2023
(Decreto Superbonus) ormai prossimo alla conversione senza
modifiche; - dei prossimi obblighi europei, sui quali ogni Stato membro
dovrà ragionare con misure
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