TOSCANA – «Quello che il governo ha dichiarato in questi giorni sul bonus del 110% ci preoccupa enormemente, molte aziende in questo clima di incertezza potrebbero mettere in discussione tantissimi lavoratori del comparto edile». A parlare è Daniele Battistini, segretario Generale FenealUil Toscana.
«Anche in Toscana la preoccupazione è forte, nonostante il settore delle costruzioni sia in crisi da anni abbiamo assistito ad una ripresa che mai si era vista prima nel comparto negli ultimi 10 anni, nonostante la pandemia e il conflitto in Ucraina. È stata creata occupazione, è cresciuto il Pil, ma soprattutto si è individuato il percorso per sviluppare concretamente la transizione energetica: gli obiettivi principali di questa sfida sono sicuramente l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio abitativo del nostro Paese. – continua Battistini – In un Paese così in ritardo sugli investimenti e sulla realizzazione delle infrastrutture è giusto come Feneal far sentire la nostra voce a difesa di questo strumento che, come pochi altri, guarda al futuro del paese».
«Ci sono, chiaramente, diverse migliorie che possono essere fatte, sulle quali si è gia intervenuto in parte con una serie di provvedimenti. Il lavoro da fare è ancora tanto: occorre, adesso più che mai, dare certezze a tutti gli addetti del comparto, dalle imprese, ai lavoratori, ai cittadini, attraverso strumenti che consentano di traguardare la fase di passaggio da una normativa ad un’altra e dando continuità e strutturalità al percorso che abbiamo cominciato. Ci auguriamo che sia a livello locale sia a livello nazionale si prendano in considerazione i correttivi che come Feneal negli scorsi giorni abbiamo proposto. Il nostro segretario generale Vito Panzarella ha messo in evidenza con estrema chiarezza quelli che sono i nodi da sciogliere e che secondo noi richiedono interventi urgenti: rimettere mano alla normativa sulla cessione del credito, il riordino dei vari incentivi del settore edile, la dilatazione dei tempi del superbonus 110% almeno fino al 2026, un intervento normativo e di controllo pubblico che eviti alle banche di fare cartello e di sottrarre risorse pubbliche a danno del provvedimento. – conclude Battistini – Questi sono solo alcuni dei punti che come Feneal abbiamo proposto e che intendiamo portare avanti. Questo settore ha bisogno di certezze: c’è in gioco la tenuta di un comparto strategico per tutto il Paese».
Source: voceapuana.com
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