Il 19 maggio dello scorso anno è stato pubblicato il decreto legge n.34, “Decreto Rilancio”, contenente il cosiddetto “superbonus 110%”, la misura economica più importante su cui il governo ha puntato per favorire la ripresa economica del settore produttivo italiano, fortemente colpito dalla crisi pandemica, tutelando al tempo stesso l’ambiente. Il superbonus, infatti, finanziando l’efficientamento energetico degli edifici e la riqualificazione immobiliare dei centri urbani, consente di accelerare la transizione ecologica, ossia il passaggio dall’utilizzo dei combustibili fossili alle fonti rinnovabili.
Gli effetti del superbonus sono già visibili: la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare ha attivato la ripresa economica del comparto delle costruzioni e di tutto l’indotto del mondo dell’edilizia, con evidenti effetti positivi sulle aziende locali di tutte le dimensioni, compresi i piccoli artigiani.
Tale bonus ha infatti immediatamente spinto molti cittadini, proprietari di case indipendenti e di condomini, ad avviare le procedure per ristrutturare gli edifici, attratti dalla possibilità di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare.
Con una interpellanza dello scorso 19 febbraio, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico aveva evidenziato il rischio che l’accesso al bonus sarebbe stato fortemente limitato se l’amministrazione comunale non fosse intervenuta con il reclutamento di nuove risorse di personale per ovviare all’inevitabile sovraccarico di lavoro per gli uffici comunali preposti all’istruttoria delle pratiche, a partire dal recupero della documentazione attestante lo stato legittimo.
Purtroppo, ancora oggi siamo costretti a riscontrare l’inefficienza dell’attuale amministrazione nel cogliere questa importantissima opportunità offerta dalla normativa nazionale che, se non adeguatamente governata, rischia di bloccare i consistenti investimenti privati legati al superbonus del 110%, con gravi ripercussioni sulla potenziale ripresa economica del comparto edilizio.
Infatti, è la stessa stampa locale a riscontrare che, a un anno di distanza dalla pubblicazione del Decreto Rilancio, e ad eccezione di un modesto intervento di restyling del portale del Comune di Ferrara per la richiesta di accesso atti, non sono ancora stati attivati accordi con i professionisti per potenziare i servizi necessari all’avvio delle procedure previste dal superbonus.
Come PD comunale daremo il nostro sostegno ai cittadini, alle imprese e ai professionisti attraverso la presentazione di proposte che favoriscano la ripresa economica locale, ma chi ha la responsabilità del governo del territorio ha il dovere di adottare tutte le misure per renderla possibile.
Annamaria Pecorari, referente Sviluppo economico della segreteria dell’Unione comunale del Pd di Ferrara
Source: estense.com
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