In caso di più fornitori che effettuano interventi nei confronti di un unico beneficiario, come ribadito da ultimo con il provvedimento del 3 febbraio 2022 del direttore dell’Agenzia delle entrate, la detrazione spettante è commisurata all’importo complessivo delle spese sostenute nel periodo d’imposta nei confronti di ciascuno di essi. Quindi per l’intervento complessivo di importo di 40.000 euro il committente matura un credito d’imposta di 44.000 euro, a prescindere dal numero di fornitori e dal fatto che uno dei due abbia praticato lo sconto in fattura e l’altro no, in quanto a fronte dello sconto al fornitore è riconosciuto un credito d’imposta pari alla detrazione spettante, a prescindere dal fatto che lo sconto praticato non possa essere superiore all’ammontare della fattura. Di conseguenza dovendo effettuare due distinte comunicazioni, nella prima, relativa al fornitore che ha praticato lo sconto, andrà indicata la cifra di 16.500 euro ossia quella corrispondente alla detrazione spettante al beneficiario, a prescindere dal fatto che la fattura fosse i importo di 15.000 euro. Allo stesso modo nel caso della cessione all’istituto di credito andrà comunicato l’importo della detrazione maturata a fronte della spesa effettuata, pari, appunto a 27.500 euro.
Source: repubblica.it
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