Superbonus, sale la tensione nella maggioranza in vista del Consiglio dei ministri, slittato dalla mattinata al pomeriggio di oggi, con il M5S in pressing sul premier Mario Draghi: senza proroga no al Pnrr. E l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte scrive su Facebook: «È essenziale»
«Per il M5S sarà molto difficile dire sì al Pnrr qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione» del superbonus al 2023, «perché una brusca interruzione del percorso avviato avrebbe effetti nefasti su una macchina virtuosa che si è appena messa in moto. Il presidente Draghi lanci un segnale e si impegni subito davanti al Parlamento: bisogna dare certezze tanto alle imprese tanto ai cittadini». Lo scrivono in una nota i senatori M5s della commissione Industria, Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Gianluca Castaldi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro.
Oltre 10 miliardi di euro per il Superbonus
«Dopo settimane di lavoro, siamo contenti di constatare che nel Pnrr ci siano oltre 10 miliardi di euro per il superbonus. Inoltre nel fondo investimenti ci sono altri 8 miliardi di euro. La delegazione del Movimento 5 Stelle in Cdm chiederà garanzie nero su bianco affinché nei prossimi provvedimenti economici venga prorogato al 2023». Lo rende noto la delegazione di governo M5S composta dai ministri Stefano Patuanelli, Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Fabiana Dadone.
Gelmini sente Franco: sarà nella prossima manovra
Il superbonus 2023 sarà nella prossima manovra, con le risorse per la copertura del provvedimento di supporto all’edilizia che saranno inserite nella legge di bilancio d’autunno. La conferma, dell’ipotesi circolata nelle ultime ore, arriva dal ministro dell’Economia Daniele Franco alla capodelegazione di Fi Maria Stella Gelmini, riferiscono fonti azzurre. Nel Pnrr, infatti, ci sono coperture per la misura solo fino al 2022 (18 miliardi), mancherebbero all’appello altri 10 mld. Che, avrebbe spiegato Franco a Gelmini, saranno inserite nella legge di bilancio d’autunno.
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Conte: «Sia nel Pnrr»
«La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica. In quest’ottica, il superbonus 110% è una misura fondamentale. La presenza del superbonus nel Pnrr è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura. »La misura del superbonus va prorogata fino al 2023 e, anzi, è necessario intervenire per renderla ancora più semplificata. Occorrono segnali politici forti e chiari«. Lo scrive su Fb Giuseppe Conte.
Misura fondamentale
«Il superbonus 110% è una misura fondamentale per consentire non solo di salvaguardare il nostro Pianeta e abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche per permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui costi dell’energia e di rendere più sicure le proprie case sul piano antisismico. Non solo, con il superbonus si sta investendo su un patrimonio immobiliare vetusto, si stanno creando migliaia di posti di lavoro con cantieri diffusi su tutto il territorio. Ad oggi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, sono stati avviati già oltre 10.000 cantieri in tutta Italia per un valore superiore al miliardo di euro», si legge nel post dell’ex premier. E Conte ribadisce: «Il Parlamento si è espresso in modo chiaro e compatto sulla necessità di prorogare il superbonus almeno fino al 2023 a tutti i soggetti e a tutte le tipologie di edifici. Tutte le categorie produttive lo ritengono fondamentale per risollevare il settore dell’edilizia e dare certezza agli investimenti. Questo Governo ha abbracciato la svolta della transizione ecologica e per questo bisogna essere conseguenti».
Abi: prorogare il superbonus fino al 2023
«La certezza del diritto, la massima semplicità possibile e la stabilità, almeno fino al 2023, delle misure messe in campo sono fondamentali per consentire di sviluppare adeguati programmi di investimento in questa materia che è intrinsecamente complessa». Così in una nota il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il dg Giovanni Sabatini, chiedendo alle Istituzioni italiane che nelle misure di attuazione del Recovery Plan siano contemplate fino al 2023 le misure relative al potenziamento al 110% per l’ecobonus e il sismabonus che rappresentano un «determinante incentivo alla ripresa di importanti filiere della nostra economia».
La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il…
Pubblicato da Giuseppe Conte su Sabato 24 aprile 2021
Ultimo aggiornamento: 13:38
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