L’Istante dichiara di aver effettuato, nel corso dell’anno 2022, «alcuni interventi per una spesa complessiva di euro 50.500,00 relativi al cosiddetto Superbonus», e di aver avviato a ottobre 2023 «con Poste Italiane S.p.A. una trattativa finalizzata alla cessione» che si è conclusa ad aprile 2024 con la cessione di euro 41.662,50 corrispondenti «alla seconda, terza e quarta rata» della detrazione spettante mentre la prima rata pari ad euro 13.887,50 «non è stata oggetto né di cessione (in quanto Poste Italiane non acquisiva la rata del 2023) né di detrazione nella dichiarazione dei redditi anno di imposta 2022».
Tanto premesso, l’Istante chiede all’Agenzia delle entrate «come utilizzare il credito non ceduto e non fruito in dichiarazione dei redditi» pari ad euro 13.887,50.
Con la risposta n. 262 del 17 dicembre 2024, l’Agenzia delle entrate ha ricordato in premessa che “l’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd.
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