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Non finiscono mai le novità legislative sul Superbonus: ecco qual è il nuovo rischio per famiglie e imprese.
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La storia e l’evoluzione dei bonus per la casa sono tormentati e ricchi di novità che però diventano sempre più negativi per gli utenti e le imprese, costrette a muoversi in un clima di precarietà. Diverse le difficoltà entrate nel cammino del superbonus ma anche di altri bonus per la casa (bonus facciate ad esempio). Infatti, a dire basta allo sconto in fattura sono stati prima gli artigiani che lo garantivano per i lavori grandi. Ora invece hanno dovuto mettere avanti i soldi senza poterlo cedere alle imprese come accadeva prima. Con le nuove norme, infatti, non era possibile cedere all’infinito il credito: è consentito farlo per tre volte, e l’ultima deve essere una banca. Ma c’è una novità adesso.
Superbonus, cosa cambia da maggio
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Per maggio il legislatore ha previsto un cambio di rotta. E’ calendarizzata una proroga per il 15 ottobre 2022, data che consentirà di rendere noto a chi vorrà essere ceduto il creduto. Va fatto all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, sarà possibile cedere il credito per la quarta volta, aumentano così il numero di volte possibile: si passa da tre a quattro. Le riforme sono contenute nel Decreto Bollette, il quale prevede comunque un vincolo verso banche e istituti finanziari regolarmente censiti all’albo.
Bonus Edilizio, perché il Governo è intervenuto sulla disciplina
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Come detto, tanti sono i tentativi di truffa da quanto è nato il superbonus. Ecco così che il Governo ha messo a punto una serie di strategie. La prima è quella di dover comunicare all’Agenzia delle entrate entro una data stabilita: il 29 aprile. Ma non solo, perché ci sono una filiera di documento che devono essere inviati entro cinque giorni. Altrimenti si rischia la sospensione del bonus e inoltre la cessione del credito sarebbe persona. Ma non solo, perché quello che adesso allarma sono i controlli da parte della stessa Agenzia delle entrate, molto più concentrata adesso alle evasioni e ai trucchetti. E infatti adesso la cessione del credito si potrà effettuare solo al 30 per cento o dopo il pagamento dello stesso 30 per cento. Se si vuole cedere una quota superiore, come il 60 per cento, allora bisogna aver pagato il 60 per cento. Inoltre, è necessario inviare anche un visto di conformità a cui è stato dato l’ok da parte di un professionista del settore che sostenga che i costi ottenuti siano in regola e siano presenti le condizioni per avere le due classi energetiche superiori che consentano di avere il bonus.
Source: ilovetrading.it
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