L’ Agenzia delle entrate nella circolare 30 del 22 dicembre 2020 aveva riconosciuto il diritto dei proprietario di un immobile con più unità distintamente accatastate di cedere una o più di queste per costituire un condominio e accedere quindi al Sperbonus, quando ancora questo non era previsto per i proprietari unici di immobili di questo tipo. L’indicazione data dalle Entrate si riferiva, però, ad immobili accatastati per uso abitativo e per i quali spetta il Superbonus, che invece non è riconosciuto nel caso di immobili accatastati per uso commerciale, come nel caso del box e del locale tecnico. Inoltre con l’acquisto da parte sua di questi locali ai fini del Superbonus si avrebbe non solo la possibilità di proseguire con i lavori anche dopo il 30 giugno del prossimo anno, ma anche il diritto a moltiplicare per tre i tetti di spesa ammessi all’agevolazione trattandosi di un condominio. Quindi da questo punto di vista l’operazione effettivamente potrebbe essere contestata dall’Agenzia delle entrate in quanto consentirebbe non solo di aggirare la data di scadenza dell’agevolazione ma anche, appunto, quella di avere a disposizione un plafond di spesa più elevato. Quindi se vuol avere certezze l’unica soluzione possibile è quella di interpellare direttamente l’Agenzia.
Source: repubblica.it
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