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Superbonus, pronta la nuova Cila: il modello unico anche in caso di lavori in corso – la Repubblica

Nuova Cila Superbonus ai nastri di partenza. Il modello diventerà operativo il giorno successivo alla pubblicazione sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, ma lo schema è già stato predisposto. Non sarà più necessario accertare lo stato legittimo dell’immobile e il progetto potrà essere presentato in versione semplificata come semplice descrizione dei lavori. Ovviamente, però, il progettista dovrà tener conto dello stato di fatto dell’immobile e in caso di abusi questi comunque dovranno essere sanati prima della partenza dei nuovi lavori, altrimenti, oltre alle saznioni, si perde l’agevolazione.

I dati sull’immobile

Con la CILA Superbonus dovranno essere indicati solo i riferimenti alla licenza edilizia o all’ultima sanatoria, oppure il fatto che la costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967. Il fatto che non va più accertato lo stato legittimo dell’immobile, non significa, però, che i Comuni non possano fare verifiche. A norma di legge, infatti, rimane impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell’immobile oggetto di intervento.

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Interventi e progetti

La Cila-Superbonus va presentata per tutti i lavori che danno diritto alla detrazione al 110% quindi sia per l’efficientamento energetico che per il consolidamento, esclusa demolizione e ricostruzione. Per prospetti e copertura occorre allegare il progetto che in questo caso consiste nella semplice descrizione dell’intervento da realizzare; per gli interventi strutturali di consolidamento va aggiunta anche l’autorizzazione sismica, mentre nel caso in cui gli interventi riguardino immobili vincolati occorre allegare l’autorizzazione paesaggistica. Questa è obbligatoria per poter realizzare il cappotto in tutti gli immobili costruiti in data precedente al 1945, come precisato dal Ministero per i beni culturali nella circolare del 4 marzo scorso. Per gli immobili per i quali non può essere realizzato il cappotto il Superbonus è ammesso per tutti i lavori trainati all’interno degli appartamenti, che rientrano nell’edilizia libera, compresi pannelli fotovoltaici e colonnine. In questi casi la lista dei lavori da fare si può  riportare direttamente nella Cila.

Nuova Cila anche per i lavori già in corso

Come chiarito dall’Anci nella guida al nuovo modello, la Cila Superbonus dovrà essere presentata anche per  gli interventi già in corso per i quali sono stati presentati altri modelli. La mancanza o la difformità rispetto a questa nuova Cila, infatti, è una delle condizioni che comportano la decadenza dell’agevolazione, e questo vale anche per i cantieri già aperti. In compenso in questo modo si possono presentare anche varianti nin corso d’opera.

Niente Superbonus in caso di abusi non sanati prima dei lavori

La Cila Superbonus, comunque, non comporta la possibilità di avviare lavori in presenza di abusi o irregolarità. Quando ci sono vanno sanati prima. Lo ha messo nero su bianco  l’Agenzia delle entrate in una Guida dedicata al Sismabonus nelle aree colpite dal terremoto. Nel documento, infatti, si precisa che qualora il tecnico presenti un progetto non conforme allo stato dei luoghi, quindi senza tener conto dello stato attuale dell’immobile, si rischia non solo il blocco del cantiere e la sanzione, ma  si perde anche la detrazione in quanto la Cila non è conforme, appunto, allo stato dei fatti. Il progettista da parte sua sarà chiamato a rispondere delle false dichiarazioni.  Quindi semplificazioni sì, lavori su immobili con abusi comunque no.

Source: repubblica.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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