18 marzo 2021
(Filippo Franchetto)
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato uno studio dedicato alle detrazioni fiscali del 110%, che esamina in particolare alcuni aspetti di interesse per i notai in sede di trasferimento degli immobili.
Si tratta dello Studio n. 27-2021/T del 5 febbraio 2021, in cui il meccanismo delle detrazioni maggiorate del 110% — introdotte dal decreto “Rilancio” (Dl 34/2020) — non è soltanto descritto nelle sue linee generali ma viene anche analizzato per evidenziarne difficoltà applicative e dubbi interpretativi.
Rimandiamo al testo disponibile nei Riferimenti in basso, per consultare lo Studio nella sua interezza.
Ci limitiamo qui ad accennare a due interessanti focus presenti nello Studio del Notariato, sulla definizione di “condominio” e sulle categorie catastali cui si applica il Superbonus.
Per quanto riguarda la prima questione, il Notariato rileva le criticità dovute all’interpretazione restrittiva dell’Agenzia delle entrate, che consente soltanto al condominio che sia tale a norma del Codice Civile di beneficiare del Superbonus. In questo modo, secondo il Notariato, l’Agenzia ha posto “l’accento non già sui lavori da eseguire eventualmente su ‘parti comuni’ di un edificio ancorché posseduto da un solo soggetto ovvero da più soggetti per quote indivise bensì sull’esistenza stessa del condominio”.
Il Notariato inoltre critica l’Agenzia per l’interpretazione (contenuta della circolare 8 agosto 2020, n. 24/E), secondo cui le spese effettuate su parti comuni di edifici sono ammesse al Superbonus solo qualora l’edificio possa essere considerato residenziale nella sua interezza. Posizione confermata anche nella circolare 30/E del 22 dicembre 2020 e che — secondo il Notariato — sarà destinata a produrre “un consistente contenzioso tra i contribuenti e l’Agenzia delle entrate”.
Source: nextville.it
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