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Superbonus, quanto può spendere davvero il condominio? – La Repubblica

Per i lavori per i quali si ha diritto al Superbonus è possibile optare per lo sconto in fattura con la cessione del credito. Questa opzione, come chiarito dall’Agenzia delle entrate già con la circolare 24 dell’8 agosto 2020, è a disposizione anche dei soggetti che non pagano Irpef, perché hanno redditi contenuti o perché l’imposta è azzerata da detrazioni e deduzioni. L’unica condizione per poter usufruire di questa opportunità, in sostanza,  è avere un reddito assoggettato a Irpef, anche se sul reddito in questione non sono dovute imposte come accade, ad esempio, per la prima casa. Sul reddito catastale dell’abitazione principale, infatti, è prevista una deduzione di importo pari al reddito, che fa sì che non siano dovuto le imposte. Per questo motivo, peraltro, la possibilità di optare per la cessione del credito lo sconto in fattura è riconosciuta anche ai cittadini residenti all’estero per questo motivo non pagano Irpef in Italia, ma che sono proprietari di un’abitazione sulla quale pagano l’Imu. Quindi sostanzialmente se il proprietario dell’abitazione intende effettuare lavori per i quali ha diritto alla detrazione del 110% e non ha sufficiente capienza nell’imposta, o paga solo imposte sostitutive, può spendere comunque la cifra necessaria e effettuare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito in quanto il credito è calcolato sulla base della somma spesa, e non in riferimento alle imposte dovute. Questo principio, ovviamente, si applica anche a livello di condominio condomini in quanto tali, infatti, sono i proprietari dell’immobile, per cui anche se si tratta di prima casa hanno un reddito che consente di effettuare l’opzione. Peraltro se non fosse possibile optare per la cessione lo sconto in fattura la cessione del credito fornitore sarebbe comunque possibile cedere il credito ad altri soggetti, dalle banche ai propri familiari, senza nessuna limitazione e, come detto, sempre esclusivamente riferimento alla somma spesa e non alla propria capienza fiscale.

Source: repubblica.it

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