Milano, 4 feb. (Adnkronos/Labitalia) – Il superbonus 110% è un elemento cardine della transizione ecologica in Italia: rappresenta una vera opportunità per il Paese per riqualificare il patrimonio edilizio esistente, considerato altamente energivoro, ponendo le basi per le nuove regole dell’architettura del futuro. In questo processo di transizione energetica, svolge di diritto un ruolo determinante Rice-house, la società benefit che progetta, produce e commercializza materiali edili 100% naturali e perfettamente compatibili con il Superbonus 110%.
Fondata nel 2016 dall’architetta Tiziana Monterisi e dal geologo Alessio Colombo, Ricehouse è tra le società più innovative nel campo delle costruzioni e fin dall’inizio della sua attività ha abbandonato l’uso di materiali petrolchimici, realizzando una linea completa di prodotti edili dalla trasformazione degli scarti del riso, altrimenti destinati a essere bruciati, perché inadatti all’allevamento.
Per ogni tonnellata di materiale Ricehouse impiegato, si evita che vengano immesse nell’ambiente 1,47 tonnellate di CO2, grazie al riutilizzo – e quindi alla mancata combustione – dei sottoprodotti della produzione risicola. Ma non è tutto, sulla base dei materiali venduti nel corso del 2021, la startup calcola di aver evitato l’immissione di 266 tonnel-late di CO2 nell’atmosfera. La linea di prodotti Ricehouse, interamente prodotta in Italia grazie all’importante contributo di ricerca e innovazione tecnologica, offre quindi un duplice vantaggio: se da un lato permette di riqualificare un edificio dal punto di vista energetico, sismico-strutturale ed estetico, dall’altro è in grado di sequestrare CO2 dall’ambiente.
“La nostra interpretazione – afferma Tiziana Monterisi – del decreto del Superbonus 110% non è di fare il minimo richiesto dalla legge, cioè l’isolamento del 25% della superficie disperdente dell’immobile e il miglioramento di almeno due classi energetiche, ma fare il massimo, progettando materiali che permettano facilmente di isolare il 100% dell’involucro e di portare l’edificio alla classe più alta, quindi in classe A4 o addirittura a energia zero”.
Grazie alla miscela di lolla, pula e paglia di riso, i materiali firmati Ricehouse sono sani, formaldeide free e, arrivati a fine vita, non andranno ad impattare sull’ambiente, in quanto biocompostabili e biodegradabili. Inoltre, proprio per le loro caratteristiche organolettiche, questi materiali sono altamente termici e traspiranti: garantiscono, quindi, la realizzazione di edifici a elevatissima efficienza energetica.
Nel 2021 Ricehouse ha firmato 22 nuovi progetti di riqualificazione energetica e/o sismica, concentrati tra Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, che comprendono 10 condomini, 7 case unifamiliari e 5 case unifamiliari con demolizione e ricostruzione. Dei 22 progetti, 6 sono già stati realizzati, mentre gli altri verranno costruiti nei prossimi 2 anni. Per tutti i progetti è previsto principalmente l’impiego di 3 degli isolanti Ricehouse – tutti made in Italy, 100% naturali, derivanti da materia prima rigenerativa e conformi ai requisiti cam necessari per accedere al superbonus 110%.
Source: ilsannioquotidiano.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.