L’orizzonte italiano si colora di rosa dopo anni di crisi. Le stime di crescita per l’anno in corso sono buone, «di gran lunga migliori di quello che noi stessi pensavamo cinque mesi fa» dice un premier soddisfatto presentando la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Si prevede un rialzo del 6% del Pil, una crescita dell’occupazione del 6,5%, mentre calano deficit e debito, rispettivamente al 9,4% (era previsto l’11,8%) e al 153,5% (era 155,6% nel 2020). «Dall’alto debito pubblico si esce con la crescita» tiene a sottolineare Draghi, assicurando che la manovra di bilancio che verrà presentata fra un paio di settimane «sarà una legge espansiva». Il Pil tornerà ai livelli pre Covid a metà del 2022 ma Draghi è ottimista: «Ora c’è fiducia nell’Italia».
MANOVRA. La legge di bilancio che verrà approvata a metà ottobre peserà per 22 miliardi, risorse liberate grazie all’extra deficit 2022. Da aggiungere un “tesoretto” da 4,3 miliardi, frutto della lotta all’evasione. Lunga la lista di interventi da finanziare su cui non c’è accordo nella maggioranza.
SUPERBONUS. Verrà prorogato al 2023 il superbonus 110%, la misura introdotta nel maggio 2020 per incentivare lavori di efficientamento energetico degli edifici. Potrebbe però essere introdotta qualche modifica per le modalità di fruizione.
RIFORMA FISCALE. Nella legge di bilancio, ha detto il ministro dell’Economia Franco, verrà avviato «qualche primo passo per l’alleggerimento del carico fiscale». L’intenzione dell’esecutivo è di ridurre la pressione fiscale utilizzando prioritariamente le risorse derivanti dal contrasto all’evasione. Se ridurre prima l’Irpef per il ceto medio, l’Irap per le imprese o tagliare il cuneo si deciderà ai tavoli della manovra. Lavoro e pensioni. Nella legge di bilancio si interverrà anche sugli ammortizzatori sociali e sulle pensioni con il probabile addio a quota 100.
WELFARE E SANITÀ. Risorse andranno ancora ai vaccini anti Covid e al sistema sanitario. E poi interventi per aumentare il numero di asili nido, di assistenti sociali e per il potenziamento dei servizi per gli studenti disabili.
ASSEGNO UNICO. In un decreto a parte è stato prorogato al 31 ottobre il termine per richiedere l’assegno temporaneo per figli minori compresi gli arretrai da luglio. Dal 2022 l’assegno andrà a regime. Secondo l’Inps, fino al 28 settembre sono arrivate 492.000 domande per 853.000 assegni per minori. La misura interessa una platea di 1,8 milioni di famiglie con 2,7 milioni di minori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Settembre 2021, 08:30
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