Superbonus ko, risarcimento in base al valore dell’immobile. L’impresa “fuggitiva” che fa perdere al committente la possibilità di accedere al Superbonus deve risarcirgli un danno che non dipende dall’importo delle opere non eseguite, ma dal mancato incremento di valore dell’immobile. Ciò in quanto da un lato il Superbonus ha “gonfiato” i prezzi, e dall’altro poiché la detrazione avrebbe permesso di realizzare i lavori a costo zero. A stabilirlo è stato il Tribunale di Milano, emanando lo scorso 15 gennaio la sentenza n. 356.
La vicenda
La vicenda riguarda un appalto di oltre 190.000 euro, sottoscritto tra il proprietario di un immobile e un’impresa di costruzioni per la realizzazione di opere di efficientamento energetico agevolabili tramite Superbonus. Per il pagamento, nel dettaglio, era stato previsto lo sconto in fattura integrale. Se le opere fossero state eseguite in misura pari almeno al 30% del loro totale entro il 30 settembre
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