Intervento dell’Agenzia delle Entrate in materia di Superbonus per interventi antisismici con riferimento alla SCIA presentata prima del decreto n. 329/2020.
Nella risposta n. 168 del 10 marzo 2021 il Fisco analizza la situazione presentata da un contribuente che ha inoltrato la SCIA per un intervento di ristrutturazione statica antisismica inerente due distinte unità immobiliari di categoria catastale C/2 che, alla fine dei lavori, saranno destinate ad abitazioni, facendo presente che il modello B (attestazione della riduzione del rischio sismico) non contiene l’aggiornamento effettuato dal D.M. n. 329/2020.
In merito a tale modello, ai fini della detrazione del 110% e della relativa opzione per la cessione o per lo sconto si osserva che, il Dl n. 34/2020 modificato, dispone che “per gli interventi di cui al comma 4, l’efficacia degli stessi al fine della riduzione del rischio sismico è asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali, iscritti agli ordini o ai collegi professionali di appartenenza, in base alle disposizioni del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 58 del 28 febbraio 2017. I professionisti incaricati attestano altresì la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati”.
Dunque, è stato necessario aggiornare il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 58/2017, a cui ha provveduto il decreto del Mit n. 329/2020, ritoccando l’allegato B affinché contemplasse anche la dichiarazione relativa alla congruità delle spese prevista dall’articolo 119 del decreto Rilancio.
Secondo l’Agenzia, l’aggiunta dell’attestazione della congruità delle spese è una mera semplificazione degli adempimenti; pertanto, la mancanza della stessa al momento della presentazione della SCIA, antecedente a luglio 2020, non impedisce di avvalersi del Superbonus del 110%.
Source: edotto.com
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