

Nel contesto condominiale italiano, segnato da norme spesso
generali e da casi sempre più complessi, le tabelle
millesimali rappresentano lo strumento
tecnico-giuridico cardine per la gestione equa delle spese comuni.
Tuttavia, la loro redazione, validità e possibilità di modifica
sono oggetto di costante evoluzione normativa e giurisprudenziale.
Ancora più interessante è osservare la declinazione operativa,
basata su prassi tecniche consolidate.
Cosa sono le tabelle millesimali
Le tabelle millesimali servono a determinare il
valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare rispetto
all’intero edificio, espresso in millesimi su base
1000. Sono lo strumento tecnico utilizzato per:
- ripartire le spese condominiali comuni;
- definire il diritto di voto in assemblea, secondo l’art. 1136
c.c.; - misurare l’interesse economico dei singoli condomini rispetto
alle parti comuni.
La base normativa è contenuta negli articoli 68 e 69
delle disposizioni di attuazione del Codice civile, così
come modificati dalla riforma del condominio introdotta con la
Legge 220/2012.
L’art. 68 disp. att. c.c. stabilisce i criteri per la
determinazione del valore delle unità immobiliari:
«Il valore proporzionale di
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