Appalti pubblici e costi manodopera: ok alla correzione di errori materiali
È legittima la correzione di un errore materiale, tanto più se fatto dalla Stazione Appaltante, quando la volontà dell'operatore è stata chiaramente espressa
È legittima la correzione di un errore materiale, tanto più se fatto dalla Stazione Appaltante, quando la volontà dell'operatore è stata chiaramente espressa
La natura onerosa del contratto di avvalimento garantisce la serietà dell'accordo, ma in caso di fini solidaristici il corrispettivo può essere esiguo
L’errore materiale, evincibile ictu oculi, è emendabile, senza che ciò possa concretizzare una modifica dell’offerta presentata o della volontà negoziale dei concorrenti
Il parere di ANAC: legittima la revoca di aggiudicazione se l'OE è inerte e non esegue i lavori d'urgenza, come previsto anche dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici
Quali elementi compongono l’importo ribassabile e perché i costi della manodopera non possono essere inclusi? Eccola risposta del TAR
È legittima la richiesta della Stazione appaltante di ulteriori certificazioni che dimostrino di avere già svolto attività analoghe a quelle oggetto dell'appalto
Si conferma l'interpretazione autentica dell'art. 225, co. 13 del d.Lgs. n. 36/2023: l'appalto può essere eseguito anche da consorziate prive del requisito di qualificazione
Le fattispecie di clausole immediatamente escludenti sono circoscritte ai casi limite di abnormità della lex specialis. Vediamo quali
L'Amministrazione può individuare requisiti tecnici anche più severi rispetto a quelli normativamente stabiliti, purché la loro previsione sia correlata a circostanze giustificate e sia funzionale rispetto all’interesse pubblico perseguito
L’impostazione che si è data al nuovo sistema introdotto dal Codice dei contratti rischia di ledere il principio di uguaglianza sostanziale