Cambio di destinazione d’uso rilevante: serve il permesso anche senza opere
Il passaggio tra due categorie non omogenee comporta un aggravio del carico urbanistico, pertanto è un intervento soggetto al permesso di costruire
Il passaggio tra due categorie non omogenee comporta un aggravio del carico urbanistico, pertanto è un intervento soggetto al permesso di costruire
Illegittimo l'ordine disposto in maniera unitaria quando riguarda manufatti diversi tra loro per periodi di realizzazione, vincoli paesaggistici e loro efficacia
Il bonus per l’acquisto di case antisismiche spetta nel caso di demolizione di “interi edifici”. Ma se si interviene nei centri storici è facile sbagliare.
La realizzazione di ulteriori interventi di ogni tipo sull’abuso da condonare va sempre in contrasto con il rispetto del termine imposto dalla normativa
L’istanza di condono non si applica ad eventuali interventi aggiuntivi che l’interessato decide di conseguire illecitamente sull’immobile dopo aver presentato la domanda di sanatoria
Solo un elemento con connotati fisici definiti e perduranti appare idoneo ad arrecare “vulnera” apprezzabili ai valori architettonici e artistici
Vietato il conseguimento di interventi edilizi che comportino notevoli modifiche e vadano ad alterare la struttura dell’immobile
La destinazione d’uso o la sua modifica non possono determinare da sole l’inclusione o no di un vano al computo della volumetria complessiva
La valutazione delle tolleranze costruttive va condotta sempre in riferimento ai singoli immobili e mai in relazione all’intero edificio
La Corte di Cassazione chiarisce l’ambito di applicabilità della fiscalizzazione degli illeciti edilizi di cui all’art. 34 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia)