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Il segnale inconfutabile dell’urgenza di una revisione
strutturale delle tariffe, che valorizzi le competenze
tecniche e rafforzi la qualità del sistema giudiziario. Così il
Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha definito la sentenza
della Corte Costituzionale del 10 febbraio 2025, n.
16, con cui la Consulta ha dichiarato l’illegittimità
costituzionale della discriminante tariffaria prevista per le
vacazioni successive alla prima nell’ambito dei compensi agli
ausiliari del giudice.
Tariffe CTU: necessaria la riforma
Una decisione che per il CNI è un invito a non rinviare
ulteriormente la riforma in materia, per garantire un’equa
remunerazione alle professionalità tecniche e assicurare la qualità
dell’amministrazione della giustizia.
La pronuncia della Corte, definita storica dal Consiglio,
evidenzia, con chiarezza, come il sistema attuale, ormai obsoleto e
inadeguato rispetto agli standard economici e qualitativi
contemporanei, penalizzi non solo il diritto dei professionisti a
un compenso dignitoso, ma rischi di compromettere l’efficacia
stessa del processo.
Riforma tariffe CTU: il parere del CNI
«Questa sentenza –afferma il Presidente
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