Tasse e pagamenti: vediamo quali sono le scadenze fiscali da tenere a mente per il mese di dicembre. Ecco il calendario aggiornato con tutte le date.
Tasse e pagamenti a dicembre
Come ogni anno, il mese di dicembre rappresenta un appuntamento fisso dal punto di vista delle scadenze fiscali. Tra bonus, tasse e pagamenti le date da tenere a mente sono, infatti, molteplici. Vediamo, quindi, quali sono le principali giornate da segnare in rosso sul calendario.
Le date da tenere a mente
Diverse sono le date da tenere a mente nel corso del mese di dicembre per i contribuenti italiani. Si va, infatti, da quella relativa al saldo Imu alla rottamazione ter, fino ad arrivare alle agevolazioni per le famiglie. Lo scorso 6 dicembre si è di fatto concluso il termine ultimo per la rottamazione ter con scadenza 30 novembre e 5 giorni di tolleranza previsti per il pagamento.
Prossime alla scadenza sono invece:
- la presentazione delle istanze di alcuni contributi a fondo perduto (scadenza 9 dicembre);
- il saldo Imu 2021 o della seconda rata che deve essere versato entro il 16 dicembre, salvo in caso di esenzioni e detrazioni previste per alcune categorie di persone;
- l’acconto Iva dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura dell’ultimo mese o dell’ultimo trimestre dell’anno, da effettuare tramite modella F24 entro il 27 dicembre;
- i pagamenti degli acconti legati allo stato di avanzamento dei lavori interessati dal Superbonus 110% pari ad almeno il 30% dell’intervento complessivo (scadenza 31 dicembre).
Si ricorda, inoltre, che con la fine dell’anno scadranno anche alcuni bonus tra cui il bonus bebé, il bonus asilo nido e il bonus mamma domani. Tutte misure che a partire dal 2022 saranno assorbite dall’assegno unico per i figli.
A questi si aggiungono poi il bonus vacanze, il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus verde ed il bonus facciate.
Infine, per i pensionati con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo, il mese di dicembre porterà con sé il pagamento del cosiddetto bonus Natale. Vale a dire un importo aggiuntivo pari a 154,90 euro, introdotto dalla Legge finanziaria 2001.
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