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Tavares, Stellantis: “Per l’auto meno ostacoli e più stabilità” – Motor1 Italia

Servono più certezze, regole precise e meno ostacoli nel mondo dell’auto, soprattutto per quella elettrica. A dirlo è Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis che durante un incontro con i sindacati e poi con la stampa all’Heritage Hub di Mirafioro a Torino ha parlato anche della guerra in Ucraina, di auto elettriche e di incentivi statali.

Il punto nodale delle dichiarazioni di Tavares è proprio quello che riguarda il suo appello al governo italiano e alla politica in generale per una maggiore stabilità sull’orizzonte dell’auto:

“Quello che i governi dovrebbero fare è incoraggiare i cittadini alla mobilità e a godersi la vita che abbiamo in Europa. Dovremmo rimuovere le barriere e gli ostacoli intorno all’automobile e garantire di poterci muovere. Dal governo abbiamo bisogno di visibilità e stabilità in ciò che succederà come normative e investimenti dal punto di vista della ricarica e meno barriere all’uso del automobile.

Se riusciamo a fare queste cose noi ridurremo i costi, miglioreremo l’efficienza e faremo sì che queste auto siano facili da usare. Sono fiducioso ma nei prossimi cinque anni dobbiamo mettere insieme questi tre elementi affinché l’industria possa lavorare in modo concreato e resiliente.”

Auto elettriche, batterie ed energia pulita

Sempre sul tema delle della transizione energetica e del futuro della mobilità sostenibile, il manager portoghese ha ribadito la volontà del gruppo di valutare tutte le opzioni che la tecnologia offrirà all’auto, elettrica o meno. In particolare si è soffermato sulla necessità di garantire la disponibilità sempre maggiore di energia pulita per la produzione e l’utilizzo delle auto a batteria.

Tavares ha infatti detto:

Negli ultimi 5 anni ho ripetuto più volte che non dobbiamo concentrarci solo sul dispositivo di mobilità. Ma serve un approccio a 360 gradi, che comprenda la gestione del footprint per la produzione delle vetture. Che finora non c’è stato. Oggi le Bev sono in vendita, ma chi garantisce che l’energia che utilizzano sia pulita.”

Regole e incentivi stabili, per 4-5 anni

Al Governo l’ad Tavares ha chiesto anche regole certe e incentivi per la mobilità più stabili nel tempo, per periodi di almeno 4-5 anni, oltre a investimenti sulle infrastrutture di ricarica.

“Nei prossimi 4-5 anni dobbiamo fare meglio nel ridurre i costi dei veicoli elettrici ma allo stesso tempo il governo deve sostenerne l’accessibilità per la classe media. Ai governi chiediamo regole stabili e visibilità sulle normative, investimenti sulle infrastrutture di ricarica e meno barriere alla mobilità. Noi come industriali faremo il nostro mestiere, ridurremo i costi e miglioreremo l’efficienza.

La missione di Stellantis è di portare soluzioni di mobilità ai cittadini che siano sicure, pulite ed economicamente accessibili. Ai governi chiediamo di creare le condizioni perché le persone possano godersi questi veicoli. Dobbiamo lavorare per rimuovere le barriere imposte all’uso dell’auto e per garantire un’accessibilità economica. L’auto elettrica costa il 50% in più, i governi non possono fare sovvenzioni per sempre.”

L’Italia è centrale nel piano Stellantis

Nel ribadire un concetto già espresso solo due giorni fa, il ceo di Stellantis ha ribadito il messaggio più importante alla stampa:

“L’Italia è centrale per Stellantis nell’esecuzione del piano. Ci stiamo preparando per essere pronti a vendere il 100% di veicoli elettrici nel 2030, stiamo preparando l’azienda. Tutti gli stabilimenti, anche quelli italiani, passeranno a stabilimenti elettrici. L’Italia è il cuore di questa trasformazione, faremo annunci sito per sito.”

Tavares ha poi aggiunto sul futuro di Mirafiori che:

“Ci saranno annunci non solo sulla produzione ma anche su nuovi business relativi all’economia circolare. Con Cirio e Lo Russo abbiamo avuto un ottimo incontro, ci sono idee concrete per rendere redditizio il futuro dell’azienda, in un paio di mesi si materializzeranno. Non cerchiamo titoli sui giornali, ma un progetto da costruire. Sono ottimista, ma dobbiamo lavorare perché le idee si concretizzino. Ci muoviamo passo per passo per creare le condizioni per il successo dell’azienda lavorando con i governi locali.”

Abbiamo bisogno che torni la pace

A proposito della guerra in Ucraina, Tavares ha detto durante lo stesso incontro:

“Abbiamo già condannato tutte le violenze e le aggressioni, interrotto import ed export, lo stabilimento di Kaluga interromperà le attività perché non ha componenti. Auspico che la pace torni perché la nostra azienda supporta la pace.

In Ucraina abbiamo protetto tutti i nostri 71 dipendenti, abbiamo contatti con tutti. Quando uno non risponde vengo subito informato, Sono tutti al sicuro, alcuni in Polonia, li stiamo accogliendo in altre strutture grazie al lavoro di una task force. Paghiamo stipendi con bonus in più per aiutarli e abbiamo stanziato un milione di euro per una ong che si occupa di chi è in pericolo. Abbiamo bisogno che torni la pace.”

Serve energia pulita a costi accessibili

Il numero del gruppo Stellantis ha parlato anche le problema energetico che l’Europa deve affrontare in maniera coesa a livello politico per garantire energia pulita a prezzi accessibili:

“C’è un problema energetico in Europa da affrontare, bisogna decidere quale strategia sviluppare perché può avere conseguenze su Stellantis. Senza energia pulita, a costi accessibili, avere veicoli puliti non basterà, bisogna lavorare in questa direzione.

Le decisioni possono cambiare, c’è una volatilità così alta che la capacità di gestirle è complicato per i leader politici. Abbiamo bisogno di una strategia dell’Europa che combini rinnovabili, nucleare, gas e altre fonti. Anche l’energia deve essere sicura, pulita, con costi accessibili. Bisogna fare questa domanda alle grandi compagnie energetiche, come chiedete a me come intendo produrre le auto in futuro. Lavoriamo tutti in questa direzione.”

Fornitori locali per i microchip

Anche il tema della crisi dei chip è stato affrontato durante l’incontro, con Tavares che ha entro pochi anni i semiconduttori arriveranno da fornitori locali e non più dai costruttori asiatici:

“Entro 3-4 anni avremo fornitori locali, in Europa e negli Usa, per i semiconduttori. Stiamo lavorando con fornitori Tier 1, 2 e 3 per avere entro il 2024 tre piattaforme software che completeranno le piattaforme BEV, che saranno quattro. Quindi avremo semiconduttori sviluppati direttamente con fornitori Tier 2 e 3.”

No a nuove fusioni o acquisizioni

Durante l’incontro Tavares ha poi detto:

“Il piano 2030 mostra chiaramente che Stellantis attraverserà questo periodo di transizione in modo efficace ed efficiente. Sono sicuro al 100% che sarà uno dei vincitori di questa transizione. C’è un solo rischio, mantenere lo status quo. Se tutti capiamo questo andremo avanti veloci. Non abbiamo bisogno di nessuna fusione e acquisizione ma osserviamo ciò che avviene. Ci concentreremo sulla realizzazione del piano.”

Al termine del colloqui con i sindacati, Tavares ha detto:

“È stata una discussione molto aperta, pacata e costruttiva. Il nostro approccio è concreto, abbiamo tante idee, le persone vogliono contribuire”.

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