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Terremoto 2012. Tutti i numeri della ricostruzione: ecco a che punto è Bologna | IL REPORT – BolognaToday

“A dieci anni dal sisma, la ricostruzione in Emilia è ormai in fase di completamento”. Così oggi il Governatore della regione Stefano Bonaccini facendo il punto della situazione in occasione del decennale del sisma, nel corso di una conferenza stampa in Regione,  insieme al sottosegretario Baruffi e al direttore dell’Agenzia regionale per Ricostruzione-Sisma 2012, Enrico Cocchi.

Un bilancio accompagnato dall’illustrazione degli eventi e delle iniziative che caratterizzano il decennale, a partire dalla cerimonia ufficiale di domani a Modella (Mo) col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Sisma e ricostruzione, i numeri dell’Emilia

I numeri ci danno l’idea della macchina della ricostruzione. Erogati complessivamente contributi per quasi 6,5 miliardi di euro, per le famiglie e  le imprese delle aree colpite. Di questi,  liquidati oltre 5 miliardi di euro. 

Non solo: 17.500 abitazioni ripristinate e 27 mila persone rientrate nelle proprie case. 570 scuole ripristinate o ricostruire ex novo e mai un’ora di lezione persa. 6 mila piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi rese di nuovi agibili, 3.500 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 1.550 imprese che hanno potuto mettere in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione in nome della prevenzione futura. Ancora: 1.000 interventi nei centri storici per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali. 330 chiese riaperte al culto.

Ricostruzione privata e produttiva praticamente chiusa – fa sapere l’amministrazione -mentre proseguono i lavori per completare la realizzazione del Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali, condiviso con Soprintendenze e autorità ecclesiastiche, più complessa anche per i vincoli storici e architettonici esistenti.

Ma anche in questi ultimi due anni, segnati drammaticamente dalla pandemia, i cantieri, pur rallentati, non si sono mai fermati, ha voluto oggi ricordare Bonaccini. “Resta infatti l’obiettivo di chiudere anche quest’ultima parte nel più breve tempo possibile, con il caro energia, gli aumenti generalizzati dei prezzi e la difficoltà nel reperire materiali e strumenti per l’edilizia che rendono la sfida ancor più impegnativa”, spiegano da viale Aldo Moro.

In questo quadro si inseriscono alcuni provvedimenti assunti dalla Regione Emilia-Romagna, dal Governo e dal Commissario per la ricostruzione, Stefano Bonaccini, per sbloccare progetti e cantieri. In particolare, dopo il nuovo prezziario regionale il Commissario si prepara ora a firmare la nuova ordinanza sui cantieri in corso nel ‘cratere’, sia pubblici che privati, in aggiunta a quanto già previsto nel Decreto legge 50/2022 pubblicato martedì scorso. Una vera e propria boccata di ossigeno per imprese e ricostruzione, sollecitata con forza da associazioni economiche, professionisti e sindaci per dare l’ultimo impulso al completamento dei lavori post sisma.

È questo, in sintesi, il quadro della ricostruzione a dieci anni dal sisma che colpì quattro province emiliane – Modena, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara –, insieme a quelle di Mantova e Rovigo, causando 28 decessi, 300 feriti, 45 mila sfollati e danni per 12,2 miliardi di euro. Un ‘cratere’ iniziale che contava 59 Comuni, oggi ristretto a 15: in 45 comuni, infatti, la ricostruzione è pressoché terminata, mentre nei rimanenti è a buon punto ma servono ancora procedure e risorse specifiche. E proprio su questi aspetti, martedì scorso, si è svolto un confronto tra Regione Emilia-Romagna e Palazzo Chigi, presenti il Commissario Bonaccini e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, da un lato, il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli, e la capo dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, dall’altro; incontro su aspetti normativi, risorse e uscita dallo stato di emergenza, per un confronto che proseguirà già nei prossimi giorni.

Abitazioni. Gli edifici completati sono oltre 8.400, per circa 17 mila e 250 abitazioni (prime e seconde case) e quasi 6 mila piccole attività economiche ripristinate rese di nuovo agibili. Per la ricostruzione delle abitazioni e delle piccole attività economiche, il totale dei contributi concessi ammonta a 3,16 miliardi di euro, di cui già liquidati 2,75 miliardi.

Attività produttive. Per la ricostruzione relativa ai comparti industria, agricoltura e commercio, le domande di contributo approvate (al netto di rigetti, rinunce e revoche) sono 3.463, per un totale di 1,9 miliardi di euro concessi di cui 1,7 già liquidati. I progetti conclusi sono 3.034. Inoltre, per la messa in sicurezza degli immobili produttivi non danneggiati, sono stati concessi contributi, con fondi messi a disposizione dall’Inail, per circa 61 milioni di euro a oltre 1.550 imprese.

Opere pubbliche e dei beni culturali. Le risorse totali messe in campo, comprensive dei cofinanziamenti disponibili, ammontano a 1 miliardo e 477 milioni di euro. In totale, gli interventi del Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali sono 1.788, di cui 1.708 con copertura completa dell’intervento. Sono 651 i cantieri conclusi, 611 quelli in corso.

Centri storici. Per la rinascita dei centri storici ricompresi nel perimetro del “cratere ristretto”, in aggiunta a 18 milioni di euro erogati dalla Regione nel 2018 attraverso il Programma speciale d’Area, sono state stanziati, dal 2019 a oggi, 58 milioni di euro di risorse regionali per quasi 1000 interventi per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali. A questi si aggiungono le quasi 6.000 attività economiche e commerciali ripristinate, dai negozi alle botteghe artigiane.

Edifici religiosi. Dopo il sisma, di 495 chiese danneggiate 325 risultavano inagibili. A oggi sono state stanziate risorse per 346 milioni di euro su 478 edifici (fondi del commissario e cofinanziamenti).  Già poche settimane dopo le scosse alle chiese locali vennero realizzati anche 15 edifici provvisori, per una spesa di quasi 6,3 milioni di euro. Ad oggi sono 330 le chiese già recuperate e riaperte al culto.

Viaggio al centro del cratere, ecco Crevalcore 10 anni dopo il terremoto | VIDEO 

Ricostruzione Terremoto, il punto su Bologna 

A dieci anni dal sisma la ricostruzione è pressoché conclusa, sono stati concessi complessivamente contributi per oltre 500 milioni di euro, di cui oltre 353 già liquidati, erogati alle persone e alle imprese. 
I cantieri, seppur rallentati non si sono mai fermati anche in questi due anni drammaticamente segnati dalla pandemia. Oggi il caro energia e gli aumenti dei prezzi, nonché la scarsa reperibilità di materiali e strumenti per l’edilizia, rendono la sfida di tenere attivi i cantieri e continuare nello sforzo di conclusione della ricostruzione, ancora più impegnativa.

Abitazioni. Gli edifici completati sono 773, per circa 1.650 abitazioni (prime e seconde case) e oltre 500 piccole attività economiche ripristinate rese di nuovo agibili. Praticamente conclusa la ricostruzione leggera (livello di danni B-C, con situazione di inagibilità temporanea o parziale), il cui stato di avanzamento è arrivato al 98%; mentre per la ricostruzione pesante (danno E, con situazione di inagibilità totale) lo stato di avanzamento ha superato il 93%. 
La ricostruzione degli immobili che ricadono in questa ultima categoria, infatti, sconta una maggiore difficoltà di attuazione per la complessità progettuale, organizzativa e realizzativa. 
Complessivamente, sono state completate 824 ordinanze di concessione di contributi, sulle 825 domande attualmente valide (al netto di rigetti, rinunce e revoche) presentate ai Comuni. 
Per la ricostruzione delle abitazioni e delle piccole attività economiche, il totale dei contributi concessi ammonta a oltre 262 mila euro, di cui già liquidati oltre 246 mila.

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Attività produttive. Per la ricostruzione relativa ai comparti industria, agricoltura e commercio, le domande di contributo approvate (al netto di rigetti, rinunce e revoche) sono 153, per un totale di oltre 53 milioni di euro concessi di cui 45 già liquidati. I progetti conclusi sono 91.
A questi si aggiungono oltre 500 attività economiche e commerciali ripristinate, dai negozi alle botteghe artigiane, collegate alle abitazioni. 

Inoltre, per la messa in sicurezza degli immobili produttivi non danneggiati, sono stati concessi contributi (al netto di rigetti, rinunce e revoche), con fondi messi a disposizione dall’Inail, per oltre 5 milioni di euro a 170 imprese.

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Opere pubbliche e dei beni culturali. Le risorse totali messe in campo, comprensive dei cofinanziamenti disponibili, ammontano a quasi 164 milioni di euro. 
I cantieri conclusi sono 155 per quasi 52 milioni di euro, mentre i cantieri in corso sono 92 per quasi 69 milioni di euro. Ancora in fase di progettazione 88 interventi, per un investimento stimato di circa 43 milioni di euro.

Centri storici. Stato di attuazione delle risorse per la riqualificazione/rivitalizzazione dei centri storici – contributi ai Comuni
Il totale delle risorse a disposizione è pari a 30 milioni di euro, di cui ad oggi sono stati ripartiti 24.689.577 euro, al Comune di Crevalcore sono stati assegnati 1.770.000 euro. 

Centri storici. Misure rivolte al ripopolamento e alla rivitalizzazione dei centri storici – contributo ai privati
Per dare ulteriore slancio alla ricostruzione e ampliare lo spettro di azione delle politiche per la rinascita dei centri urbani, nel 2019 sono state introdotte specifiche misure per i Comuni del cratere ristretto di cui all’Ord.34/2017, con l’obiettivo di agevolare processi di insediamento, riqualificazione e ammodernamento delle attività di impresa, professionali o non profit.
I comuni della provincia di Bologna coinvolti dal provvedimento sono: Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto. 

Con riferimento alle concessioni effettuate nell’ambito delle sei call, si sono generate economie di spesa che sono state messe a disposizione per finanziare un ulteriore call (Ordinanza n. 7 dell’8 aprile 2022), che ha una prima dotazione di risorse pari a 5 milioni di euro, destinata a 13 comuni del cratere di cui all’Ord.8/2021. Nel bolognese è coinvolto il comune di Crevalcore. Il deposito delle domande rimarrà aperto dal 3 al 31 maggio 2022.

 A 10 anni dal terremoto, il ricordo è sempre vivo: “Quella mattina ho perso la voce” | VIDEO e FOTO 

20 maggio 2012- 20 maggio 2022: Mattarella in Emilia per ricordale il terremoto

Domani, venerdì 20 maggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in Emilia: due le tappe dedicate alla ricostruzione e all’incontro con le comunità locali. Accogliendo l’invito del presidente Bonaccini, prima la cerimonia ufficiale al Teatro Facchini di Medolla (Mo) insieme a sindaci e amministratori locali. Successivamente, a Finale Emilia (Mo), il Capo dello Stato presenzierà all’inaugurazione della ‘Stazione Rulli Frulli’, nuova sede dell’orchestra simbolo dell’inclusione sociale, ricavata dalla riqualificazione della locale ex autostazione.

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