“Con grande piacere abbiamo accolto la notizia che da oggi e fino al 4 maggio le imprese del cratere possono presentare domanda per avere agevolazioni fiscali e contributive. Ci sono a disposizione 60 milioni di euro. Si tratta di una misura che aspettavamo, visto che il bando era stato annunciato già da un decreto del governo nei mesi scorsi”. Lo dichiara Alessandro Di Venanzio, presidente di Unindustria Rieti, in un’intervista al Messaggero. “Condividiamo la finalità del provvedimento ma bisogna ribadire ancora una volta che le misure, per essere efficaci, devono essere erogate in tempi brevi, per dare alle aziende vere opportunità di investimento e rendere il territorio attrattivo. Ma come ha ricordato anche il bravo commissario Legnini gli edifici da ricostruire sono tanti”.
“Abbiamo accolto con favore la conferma dei sei miliardi per la ricostruzione privata previsti dalla Finanziaria, destinati alla ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi. Purtroppo, notiamo che la gran parte del lavoro è ancora da svolgere quindi, in attesa di ulteriori altri 15 miliardi, bisogna assolutamente accelerare. Speriamo in una vera semplificazione del sistema, che agevoli il lavoro dei tecnici che non sono poi tanti, ma pieni di progetti”, continua Di Venanzio che si aspetta anche lo sblocco delle misure sul tax credit per gli investimenti effettuati nel 2021. “Sappiamo che la Commissione Europea dovrà dare il parere di compatibilità con il regime degli aiuti di Stato: l’auspicio è che arrivi presto, anche perché la misura ha avuto un iter travagliato. Dopo l’ok della Commissione, che speriamo arrivi presto, aspettiamo l’Agenzia delle entrate, che dovrà aggiornare il suo software per predisporre la domanda”.
“C’è poi un altro problema, quello dell’aumento dei prezzi delle materie prime e la loro scarsa reperibilità, che rallenta il lavoro nei cantieri, a volte bloccandoli, e riguarda tutti i settori merceologici. Siamo di fronte a una forte e grave speculazione che, se continua, potrebbe bloccare o limitare la tanto decantata ripresa. Non bastavano Covid, aumento di gas ed energia, oggi c’è anche il problema della guerra”. Di ricostruzione post sisma si parlerà all’Assemblea generale di Unindustria, in programma il prossimo 28 aprile al Teatro dell’Opera di Roma.
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