(ANSA) – ANCONA, 24 MAG – E’ in vigore da oggi l’Ordinanza
126 del commissario alla ricostruzione post sisma 2016, Giovanni
Legnini, che aumenta il contributo pubblico per la ricostruzione
degli edifici danneggiati dal terremoto e stanzia risorse
aggiuntive per le opere pubbliche finanziate. Il provvedimento,
dopo l’intesa in Cabina di coordinamento con Regioni e
rappresentanti dei sindaci, è stato registrato dalla Corte dei
Conti e pubblicato sul sito web del commissario, divenendo
operativo.
Con l’Ordinanza viene approvato il nuovo “Prezzario unico del
Cratere 2022” e si stabilisce un aumento del costo parametrico,
cioè del tetto massimo del contributo concedibile (25%) per gli
immobili produttivi e al 20% per residenziali, con particolari
maggiorazioni che fanno salire l’importo fino a quasi il 50% per
alcune tipologie di edifici, e previsione di un suo
aggiornamento semestrale.
Il Prezzario e il nuovo costo parametrico si applicheranno
alle nuove richieste di contributo, a quelle presentate ma non
ancora approvate dagli Uffici speciali ricostruzione, e a quelle
già decretate, con riconoscimento dei maggiori costi per
lavorazioni effettuate a partire dal luglio 2021.
“Era un provvedimento molto atteso, che risponde in modo
adeguato ai problemi delle imprese e dei cittadini in una fase
congiunturale molto critica, segnata da un forte aumento dei
prezzi e dalla scarsa disponibilità di materiali essenziali per
l’edilizia”, ha rimarcato Legnini. Con l’adeguamento prezzi, e
le altre misure previste dall’Ordinanza, – ha aggiunto – che
vanno tutte nel senso di facilitare il lavoro di imprese e
professionisti, la ricostruzione post sisma 2016 può e deve
riprendere il ritmo spedito che aveva acquisito prima della
crisi dei prezzi”. “Dopo le riforme e le semplificazioni degli
anni scorsi, ora che il passaggio dell’adeguamento dei prezzi si
è risolto, ci sono le migliori condizioni possibili – ha
aggiunto – perché la ricostruzione avanzi in modo deciso e
convinto”. “I cittadini possono contare sul Superbonus 110% fino
al 2025 per coprire eventuali spese non coperte dal contributo,
i professionisti e le imprese su compensi adeguati e liquidi. Lo
Stato dunque sta facendo in pieno e fino in fondo la sua parte”.
(ANSA).
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