Sospeso tra la terra e il cielo, il tetto verde è un
locus amoenus al quale indirizzare lo sguardo per dimenticare anche solo
per un istante il caos della città, ritrovando l’armonia con la natura in un
rigenerante contatto. I tetti verdi, che stanno riscontrando un successo sempre
maggiore, hanno in realtà origini antichissime e sono stati in grado di catalizzare
l’attenzione di molti architetti nel corso del tempo. Tra questi citiamo ad
esempio Emilio Ambasz, le cui costruzioni sono volte alla ricerca della
riconciliazione tra architettura e natura secondo il motto “green over the
gray”. I tetti verdi regalano non solo un effetto di grande impatto
estetico ma apportano notevoli vantaggi all’uomo e all’ambiente,
integrando in una sola struttura il giardino e l’edificio. Quest’ultimo si
snoda sinuoso, in un continuum espressivo tra architettura e paesaggio.
I vantaggi dei tetti verdi
La presenza dei tetti verdi si identifica sempre più con la
qualità dell’abitare e con il comfort degli ambienti. Ecco alcuni dei benefici
che apportano.
- miglioramento dell’isolamento
acustico e termico con conseguenti risparmi energetici; - miglioramento della qualità dell’aria
nell’intera area circostante; - trattenimento e filtrazione delle polveri
sottili; - abbassamento della temperatura, raffrescamento
passivo degli edifici e prevenzione delle isole di calore; - incremento del valore degli immobili;
- tutela della biodiversità;
- fruizione di nuovi spazi.
La progettazione di un giardino pensile
La corretta progettazione di un tetto verde deve essere
regolata da specifiche norme. In particolare, si deve fare riferimento alla UNI
11235 che ha fissato i parametri e le prestazioni per i materiali e le
componenti da utilizzare per progettare e realizzare il sistema a verde pensile
nelle varie fasi. È necessario prestare particolare attenzione al controllo e alla
manutenzione delle coperture continue a verde, con delle verifiche accurate per
il drenaggio delle acque. La realizzazione del verde su un tetto
comporta una progettazione complessa, che richiede specifici accorgimenti
costruttivi finalizzati a garantirne la stabilità e la resistenza.
Il parere di Matteo Fiori In Italia, ad eccezione degli incentivi del bonus verde e per alcune tipologie di intervento, non esistono leggi particolari in materia. Matteo Fiori, professore del Politecnico di Milano e vicepresidente dell’Associazione italiana Verde pensile commenta “Intervenire in maniera estesa su una città già consolidata è complesso. Ritengo però che sia strategico definire ora, nei Piani di governo del territorio, l’obbligo di realizzare coperture a verde almeno per edifici con superfici superiori, per esempio, a 1.000 metri quadri”.
di Letizia del Nero
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