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Trasformare la facciata in un bosco è gratis – La Repubblica

La nuova facciata? Spettacolare, verde e senza spese. E non verde come colore ma proprio verde come vegetazione viva. Ebbene sì, chi sceglie il verde verticale per cambiare aspetto alla propria villetta puntando sulle piante ha la possibilità di ottere anche la detrazione del 110 percento in tutti i casi in cui la nuova copertura contribuisce a far raggiungere i risultati di risparmio energetico previsti dalle norme. Si ha così la possibilità di ottenere una  soluzione verde che migliora la vivibilità della casa, è di indubbio effetto estetico,  e ha anche un impatto positivo sull’ambiente, in quanto riduce lo smog e l’uso di energia grazie alla possibilità di ottenere un isolamento termico in maniera del tutto naturale. 

I giardini verticali

La possibilità di ottenere agevolazioni fiscali per chi fa la scelta di utilizzare manti verdi per la copertura dei propri immobili è prevista da tempo nell’ambito del bonus verde. Si tratta, però, di una detrazione limitata al 36%, ma che comunque vale la pena di prendere in considerazione quando non si intende effettuare un intervento radicale sull’intera costruzione. Se, invece, l’obbiettivo è quello di riqualificare tutta la villetta, è possibile pensare a realizzare un vero e proprio giardino verticale, e ottenere in questo caso un’agevolazione più elevata. Sono ammessi al Superbonus, infatti, anche gli interventi per la realizzazione di facciate ventilate verdi, a patto che ci sia la certificazione del rendimento energetico dei  pannelli che andranno a costituire la nuova struttura a protezione dell’edificio.

La facciata ventilata

Tecnicamente la struttura di una facciata ventilata è  costituito da un rivestimento esterno, un’intercapedine, uno strato di isolamento e uno di supporto. Grazie all’intercapedine è garantito il passaggo dell’aria e questo consente di mantenere bassa la temperatura all’interno dell’edificio in estate e limitare la dispersione di calore durante l’inverno. La circolazione dell’aria impedisce inoltre la creazione di muffa in quanto l’umidità viene dispersa attraverso le fughe dei pannelli. Con questa stessa struttura vengono realizzate pareti verdi con piante vive.

Progettisti e giardinieri

Chiaramente la scelta delle specie vegetali da utilizzare va fatta nella fase progettuale, in funzione del contesto ambientale. Viene quindi studiata l’esposizione dell’edificio, l’altezza, la ventilazione, in modo da scegliere le piante che possono risultare più idonee alla coltivazione privilegiando ovviamente le specie autoctone. Si garantisce quindi il miglior substrato e viene installato un impianto di irrigazione programmato per prendersi cura in  autonomia del manto verde, senza stressare chi abita in casa. 

Le prestazioni energetiche

Certo, a conti fatti quella del giardino verticale può non essere la soluzione più a buon mercato se si decide di coibentare la villetta, però rivolgendosi a produttori certificati c’è la possibilità di ottenere anche il Superbonus. La  normativa richiede infatti solo che i materiali da utilizzare siano certificati a basso impatto ambientale, ma non ne limita la scelta. Quanto ai requisiti energetici l’Enea ha chiarito che è sufficiente che se il  materiale non ha una certificazione a priori, le sue prestazioni energetiche possono essere determinate o mediante prove effettuate presso un laboratorio, o certificate da un organismo accreditato. Quindi, anche nel caso della parete verticale il produttore deve essere in grado di esibire questa documentazione e poi, ovviamente, per il Superbonus dovrà essere assicurato il salto di due classi energetiche dell’edificio. Se le piante da sole non bastano a garantirlo si dovrà pensare  di cambiare anche gli infissi e mettere i pannelli solari.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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