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Troppi i cantieri privati, restyling bloccato. Nuovo bando per completare corso Trento e Trieste, i lavori sli – corriereadriatico.it

ASCOLI  – L’ulteriore, inevitabile, incremento dei cantieri privati per post sisma ed ecobonus ora crea qualche complicazione anche per l’attesa riqualificazione di corso Trieste. Seppur tra impalcature già esistenti e altri interventi privati autorizzati e in arrivo proprio lungo la principale arteria di attraversamento del centro storico, l’Arengo intende comunque procedere con l’opera di sistemazione del corso individuando una idonea soluzione. 

 

In concreto, a fronte di queste sopravvenute e necessarie aree di lavoro per adeguare alcuni edifici privati, l’ente ha deciso di annullare il precedente avviso – con 280 richieste pervenute alla scadenza del 18 febbraio scorso – per riformularne uno nuovo, subito, al fine di appaltare l’intervento di riqualificazione inserendo anche la disponibilità delle imprese interessate a definire soluzioni logistiche che consentano di conciliare la presenza contemporanea di più cantieri. Un’operazione che, nonostante la problematica emersa, dovrebbe alla fine portare all’avvio dei lavori sull’importante corso solo con qualche settimana di slittamento, quindi entro l’inizio di giugno. 

Proprio nella determinazione comunale con la quale l’Arengo ha ora deciso di ricorrere ad un nuovo avviso finalizzato ad appaltare i lavori su corso Trieste, viene evidenziata la problematica sopravvenuta della presenza di nuovi cantieri privati proprio sull’arteria stradale in questione, con inevitabili ripercussioni sull’intervento programmato. Si motiva, infatti, la scelta di annullamento del precedente avviso con le «verificate plurime interferenze con cantieri privati esistenti e soprattutto di prossima apertura lungo la medesima arteria». Si tratta, di fatto, di ulteriori lavori su edifici privati per sisma ed ecobonus, quindi non rinviabili. 

Quindi, su indicazione del sindaco Fioravanti e dell’assessore ai lavori pubblici Cardinelli, che intendono andare avanti con la realizzazione dell’attesa riqualificazione del corso, gli uffici tecnici hanno studiato un nuovo avviso di gara chiedendo anche la disponibilità delle ditte partecipanti ad adeguarsi a soluzioni logistiche che consentano, comunque, di conciliare la presenza dei vari cantieri. Questo anche tenendo conto delle esigenze dei residenti e dei cittadini in genere. In tal senso, si potrebbero ipotizzare interventi a stralci, magari partendo dalle zone che interferiscono meno con i cantieri privati per poi spostarsi gradualmente. Chiaramente mettendo in conto qualche inevitabile disagio sul fronte della viabilità. 

Con il nuovo avviso, dunque si cercherà di limitare i ritardi – rispetto al cronoprogramma iniziale – solo a qualche settimana, con l’obiettivo di partire col cantiere a giugno. I lavori, appaltati in base al rapporto qualità-prezzo delle offerte partendo da un riferimento di circa 2,1 milioni di euro, dovranno essere conclusi entro 365 giorni naturali consecutivi a decorrere dal verbale di consegna. Quindi, se si partirà a giugno, il corso dovrebbe essere restituito riqualificato alla città per l’estate 2023. E’ previsto il rifacimento della pavimentazione con lastre di basalto lavico dell’Etna di colore grigio, mentre altri interventi riguarderanno l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di una nuova illuminazione stile retrò con i lampioni di una volta, la riqualificazione del largo di Santa Maria intervineas con illuminazione della chiesa oltre alla realizzazione di una gradinata tipo mini-anfiteatro in piazza Simonetti. 


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