FIRENZE – Una norma per la riduzione dei canoni di locazione e affitto d’azienda, l’introduzione del passaporto sanitario, ma anche strumenti finanziari a sostegno della ripartenza del settore ricettivo e l’estensione dell’Ecobonus 110% per la riqualificazione delle strutture turistico-ricettive, nell’ambito e di pari passo con la messa in campo di una nuova norma sugli affitti turistici e di una legge speciale per le città d’arte. Sono alcuni dei temi al centro dell’incontro del 20 aprile nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio tra il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore al turismo Cecilia Del Re e gli albergatori di Assohotel Confesercenti Firenze, Aia Federalberghi Firenze e Confindustria Firenze – Sezione industria alberghiera, con i rispettivi presidenti Cristina Pagani, Francesco Bechi e Stefano Rosselli.
“La situazione è molto complessa ed è arrivato il momento di riconoscere davvero una specificità alle città d’arte, – ha detto il sindaco Nardella – come già avvenuto nella manovra dello scorso anno per l’imposta di soggiorno, ma con un intervento che deve diventare trasversale per arrivare ad applicare misure specifiche a sostegno di soggetti come le strutture ricettive. Ciò significa anche portare al tavolo del governo la necessità di riprendere in mano la norma per la regolamentazione degli affitti turistici e delle piattaforme online: su questo abbiamo già avanzato la nostra proposta al ministro del turismo Garavaglia per prevedere l’introduzione di un tetto al numero di giorni e appartamenti”. “Di pari passo, – ha proseguito Nardella – a partire da settembre intensificheremo i controlli in tema di monitoraggio della residenza. Più in generale, prosegue il nostro impegno per lo sviluppo di un modello sostenibile di turismo, sul quale lavoriamo da tempo per promuovere percorsi e iniziative improntate ad attrarre in città un turismo diverso da quello mordi e fuggi. Sul tema della riduzione dei canoni di locazione e affitto di azienda, siamo al 30-35% di adesione alla nostra iniziativa di riduzione dell’Imu ai proprietari che garantiscono uno sconto di almeno il 30% per almeno sei mesi: è necessario quindi un intervento normativo in tal senso”.
“L’incontro di oggi – ha detto l’assessore Del Re – si inserisce all’interno di un dialogo che abbiamo mantenuto con il settore alberghiero e del turismo in questo anno di grande difficoltà e che ha visto un impegno congiunto e reciproco per non restare fermi, stimolando sempre nuove sinergie e progetti anche nel momento in cui il turismo è venuto meno per farsi trovare pronti per la ripartenza e ripensarsi. Alla base di questo lavoro, c’è una visione condivisa che vogliamo portare avanti per porre le fondamenta di un turismo consapevole e sostenibile, rispettoso del patrimonio e della comunità. Il nostro impegno è quello di portare all’attenzione del governo anche la necessità di una nuova governance del turismo per le città d’arte, oggi mediata dalle Regioni, in modo da avere un rapporto più diretto e autonomo con il ministero del Turismo ed essere in grado di governare fenomeni che per prime le città d’arte si trovano ad affrontare senza avere la competenza per intervenire e le risorse necessarie per farlo. Infine, è importante sottolineare anche la specificità dell’attività alberghiera, che riguarda strutture di medie e grandi dimensioni con un fattore occupazionale importante, e che necessitano di essere sostenute per sostenere l’intera filiera”.
Molte attività turistico-ricettive, in particolare nei centri storici, lavorano su immobili in affitto con canoni di locazione molto elevati, diventati insostenibili a causa della pandemia. Gli albergatori propongono un intervento normativo che garantisca una riduzione del 50% del canone per il conduttore, riconoscendo al locatore di ripianare parte delle perdite con una tassazione agevolata secca al 10%. Inoltre, la proroga fino a tutto il 2021 del credito d’imposta del 60% che ad oggi per le strutture ricettive è previsto invece fino al mese di aprile. Per quanto riguarda gli strumenti finanziari a sostegno della ripartenza del settore, è emersa la necessità per la riqualificazione dell’offerta ricettiva, con durata temporale di almeno 20 anni e pre-ammortamenti 3/5 anni volti anche a mantenere in essere i posti di lavoro: allungamento durate finanziamenti garantiti dal Fondo di garanzia per le pmi almeno fino a 20 anni; prorogare le moratorie almeno fino al 31 dicembre 2021 dei mutui e dei finanziamenti. Tra i punti anche l’estensione dell’Ecobonus 110% per la riqualificazione delle strutture turistico ricettive. Tutti interventi che vanno a inserirsi nell’ambito del percorso per arrivare a una legge speciale per le città d’arte, con risorse e provvedimenti dedicati in grado di favorire un piano di investimenti per una nuova programmazione improntata alla sostenibilità. A questo proposito, è stata sottolineata l’importanza di una disciplina degli affitti turistici per restituire alle aziende e alla forza lavoro, pari condizioni di competizione e regole e ripensare lo sviluppo del turismo anche in termini di impatto sulla vita della città e dei cittadini.
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