Una conseguenza involontaria del credito d’imposta legato alla pandemia ha portato ancora una volta il rapporto debito/Pil italiano su una traiettoria ascendente. Tutto ciò avviene in un contesto in cui si accentuano le preoccupazioni degli investitori per la sostenibilità fiscale, come dimostrano la debacle del mini-budget nel Regno Unito del 2022 e le elezioni anticipate in Francia, a cui seguirà una convergenza di eventi in autunno che potrebbe mettere alla prova l’appetito del mercato per il debito sovrano italiano.
Nonostante queste tensioni, continuiamo a vedere prospettive positive per l’Italia tra le sostanziali barriere di protezione dell’Ue e i più recenti miglioramenti sul fronte dell’offerta, in linea con il nostro precedente aggiornamento sulla sostenibilità del debito italiano. Detto questo, la crescita del Pil italiano e la coesione dell’Unione Europea rimangono gli ingredienti chiave per le prospettive a medio termine del Paese.
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