Un vero e proprio boom di cantieri in città, soprattutto nei condomini, per usufurire degli sconti fiscali sui lavori di ristrutturazione. Sono 616 le pratiche arrivate in Comune nei primi sei mesi dell’anno per la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), il principale strumento dei progettisti per avviare le pratiche edilizie legate al superbonus 110% e al bonus facciate. E quasi tutte con contestuale richiesta di accesso agli atti per ripercorrere la storia dell’edificio, come richiesto fino a qualche tempo fa dalla legge che istituiva i bonus fiscali: 930 gli accessi agli atti richiesti nello stesso periodo. Al 30 giugno, l’ufficio edilizia del Comune aveva evaso 475 Cila, il 77%, e dato risposta a 661 richieste di accesso agli atti, il 71%.
Sono le cifre fornite dal vicesindaco Andrea Virgilo nella risposta all’interrogazione del consigliere della Lega Roberto Chiodelli, sulla presunta lentezza degli uffici comunali nel rilasciare la documentazione necessaria per l’avvio dei cantieri, quasi tutti interventi di riqualificazione energetica prevalentemente inquadrati come manutenzione straordinaria. Per correre ai ripari l’ufficio è stato potenziato dal 6 settembre con un’ulteriore figura tecnica che si occupa anche di accesso agli atti e dal 27 settembre ne arriverà un altra di categoria D. Dagli otto dipendenti iniziali (con diversi inquadramenti e funzioni) si passa quindi a 10.
Il decreto legge dello scorso maggio (Rilancio) ha apportato modifiche alla legge istitutiva dei bonus, in ordine alle asseverazioni e alla documentazione da produrre, semplificazioni sollecitate anche dagli stessi Comuni. Così ad esempio è stata eliminata l’attestazione dello stato legittimo dell’immobile, a meno che si tratti di demolizioni e ricostruzione di edifici. gbiagi
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