“Chi visse sperando morì non si può dire” cantavano nel 1991 i
Litfiba vezzeggiando il proverbio “chi visse sperando morì
cantando”. Non possiamo che accogliere allo stesso modo la
risoluzione n. 1205 approvata ieri in Commissione 10ª (Industria,
commercio, turismo) al Senato e che impegna il Governo ad attuare
ogni opportuna iniziativa per risolvere il problema del blocco dei
crediti edilizi.
Il dramma 2022 per la cessione del credito
A seguito delle misure introdotte nel 2022 a partire dal Decreto
Legge n. 4/2022 (Decreto Sostegni-ter) la situazione nel comparto
dell’edilizia privata ha cominciato ad ingarbugliarsi con una
misura fiscale (il superbonus 110%) e degli interventi entrati
ormai nell’immaginario collettivo senza più quell’alone di
incertezza, paura o diffida che aveva caratterizzato il 2020 e che
nel 2021, dal Decreto Legge n. 77/2021 (Decreto
Semplificazioni-bis), aveva cominciato a produrre numeri in
continua crescita.
A questa maggiore consapevolezza e fiducia si sono affiancate le
modifiche al meccanismo della cessione del credito che non hanno
bloccato gli interventi con nuovi adempimenti o controlli ma hanno
messo un grosso cartello “STOP” alle possibilità di cedere il
credito maturato soprattutto da imprese e professionisti a seguito
di sconto in fattura. Stop che, come sempre accade in questo
settore, ha riguardato tutti i crediti, sia quelli già maturati e
non ancora ceduti prima di gennaio 2022 che quelli per interventi
successivi.
Fatto sta che l’impossibilità di cedere il credito indiretto non
ha fatto diminuire il numero di interventi in corso d’opera (lo
dimostra il report
Enea aggiornato a maggio 2022) ma di contro ha generato
situazioni drammatiche per chi si è trovato ricco di crediti
fiscali e ma un portafoglio vuoto. Numeri allarmanti sono stati
evidenziati dalla
Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media
impresa (CNA) e dall’Associazione
Nazionale Costruttori Edili (ANCE).
La risoluzione al Senato
Alla luce di queste considerazioni e con in ballo la conversione
di due importanti decreti legge (il n. 36/2022, Decreto PNRR 2, e
il n. 50/2022, Decreto Aiuti) la Commissione 10ª Industria
Commercio Turismo del Senato ha approvato la risoluzione n. 1205
che impegna il Governo:
- ad adottare, in tempi estremamente celeri, ogni opportuna
iniziativa, anche di carattere legislativo, volta a garantire le
più ampie possibilità per le imprese del settore di operare
nell’ambito degli interventi previsti dal Superbonus 110 per cento,
in particolare rendendo funzionale e pienamente utilizzabile il
meccanismo della cessione del credito, consentendo così lo sblocco
dei crediti d’imposta presenti nei cassetti fiscali delle medesime
imprese, - ad ampliare la platea dei cessionari, prevedendo, tra l’altro,
la possibilità per le banche e le società appartenenti a un gruppo
bancario di cedere i crediti d’imposta derivanti ai propri
correntisti corporate rientranti nella definizione europea di
piccole e medie imprese, di cui al decreto del Ministero dello
sviluppo economico del 18 aprile 2005, e anche valutando
l’opportunità di coinvolgere Poste Italiane S.p.A. e Cassa depositi
e prestiti.
Gli effetti della risoluzione
Gli effetti della risoluzione li conosceremo quando saranno
approvate le leggi di conversione del Decreto PNRR 2 e del Decreto
Aiuti. Da ricordare, infatti, che fino ad oggi, in tutte le
conversioni in legge il Governo ha utilizzato il voto di fiducia
riducendo il ruolo del Parlamento a mera comparsa dell’attività
legislativa.
È chiaro che la risoluzione è un atto ufficiale del Parlamento
che il Governo dovrà tenere in considerazione ma è altrettanto
lampante l’intolleranza di quest’ultimo nei confronti del
superbonus 110% e della cessione del credito.
Al momento l’unica certezza sono le date:
- 29 giugno 2022, scadenza della conversione in legge del Decreto
Legge n. 36/2022; - 16 luglio 2022, scadenza della conversione in legge del Decreto
Legge n. 50/2022.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle due
leggi di conversione avremo maggiori possibilità di comprendere al
meglio il valore di questa risoluzione sulle decisioni del
Governo.
Source: lavoripubblici.it
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