Si dovrà attendere l’ufficialità, ma nella bozza di PNRR
circolata nelle ultime ore sembra che il Governo abbia deciso di
inserire la tanto attesa proroga al 2023 per il superbonus
110%.
Indice degli argomenti
Le tre linee di investimento del PNRR
Benché non sia ancora ufficiale, uno degli obiettivi dichiarati
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è quello di
migliorare l’efficienza energetica sia degli edifici pubblici che
di quelli privati. E per farlo gli investimenti saranno concentrati
su da tre linee:
- attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la
sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi
riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie; - introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione
energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare
privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per
i costi sostenuti per gli interventi (Superbonus); - sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Obiettivo di questi interventi è un risparmio pari a 0,32 Mtep e
0,98 MtCO2 entro il 2026.
Superbonus 110% e semplificazione in materia di edilizia e
urbanistica
All’interno del PNRR viene riconosciuto uno degli ostacoli che
più ha rallentato la fruizione delle detrazioni fiscali del 110%
previste dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio): la
complessità della fase iniziale relativa al processo di
attestazione della conformità edilizia soprattutto per gli edifici
risalenti che, come rilevato da ANCI, dalla Rete delle Professioni
Tecniche e dalle associazioni imprenditoriali, necessita di tempo
con attese che possono arrivare anche a 6 mesi prima di avere
accesso agli archivi edilizi.
Proprio per questo, la proposta del Governo è quella di
pubblicare un Decreto Legge dopo la trasmissione del PNRR, che
rimuova gli ostacoli burocratici per l’accesso al superbonus 110%.
Tra le modalità di attuazione in Governo indica: “Sono necessari
interventi mirati per rimuovere gli ostacoli burocratici sia
attraverso la semplificazione documentale e altre misure come ad
es. la doppia conformità, ecc.”.
Le 4 componenti della Missione “Rivoluzione Verde e Transizione
ecologica”
La Missione 2 del PNRR, intitolata Rivoluzione Verde e
Transizione ecologica, consiste di 4 Componenti:
- C1. Agricoltura sostenibile ed economia circolare
- C2. Transizione energetica e mobilità sostenibile
- C3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
- C4 Tutela del territorio e della risorsa idrica
Attraverso la Componente 3 si vuole rafforzare l’efficientamento
energetico incrementando il livello di efficienza degli edifici,
una delle leve più virtuose per la riduzione delle emissioni in un
Paese come il nostro, che soffre di un parco edifici con oltre il
60% dello stock superiore a 45 anni, sia negli edifici pubblici
(es. scuole, cittadelle giudiziarie), sia negli edifici privati,
come già avviato dall’attuale misura Superbonus.
Superbonus 110%: arriva la proroga al 2023
Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle
ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio,
da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di
risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, nel
PNRR viene prevista l’estensione dell’orizzonte temporale previsto
per il superbonus.
In particolare, il PNRR parla di un nuovo orizzonte temporale
con scadenza 2023. Ma non solo. Il sostegno sarà fornito in forma
di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute,
usufruibili in un periodo di 5 anni e disponibili per chi intende
effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli
edifici residenziali. La misura prevede inoltre l’introduzione di
strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento
anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali.
Secondo le stime, la misura consentirà un risparmio energetico
medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria
dell’edificio residenziale) di circa 240 kWh/mq e ad un risparmio
minimo atteso (sia energetico che di emissioni) del 30-40%.
Gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa
50.000 edifici/anno, per una superficie totale di 20 milioni di
mq/anno. Il risparmio energetico previsto permetterà di raggiungere
circa 291,0 Ktep/anno, ovvero 0,93 MtonCO2/anno.
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