Un 2021 che si chiude con i migliori auspici in tema di crescita e di servizio al territorio.
Banca Adria Colli Euganei chiude un 2021 molto positivo, approvando un bilancio che evidenzia come il modello messo a punto negli ultimi tre anni di attività abbia prodotto nel tempo ottimi frutti, nonostante il periodo particolarmente difficile segnato dagli effetti della pandemia soprattutto nel tessuto economico-sociale locale.
“Abbiamo proseguito nel percorso di crescita tracciato dalla Banca tre anni fa dopo l’ultima aggregazione – annuncia il presidente Mauro Giuriolo – un percorso che ci consentirà di presentare alla prossima assemblea dei soci in primavera dati in ulteriore crescita rispetto a quelli del già positivo 2020: una crescita armonica e bilanciata, visto che abbiamo operato, in ottica prudenziale, scelte importanti per rafforzare lo stato di salute della banca, accantonando risorse e rafforzando il patrimonio dell’istituto”.
Ottimi i dati di bilancio approvati dal consiglio di amministrazione su tutti i fronti. I depositi della clientela, attestandosi a 1.506 milioni di euro, aumentano di 111 milioni di euro (+8%) a conferma della fiducia riposta da soci e clienti nella Banca, mentre la raccolta indiretta ha superato di ben 101 milioni di euro (+ 25%) il dato dell’anno precedente, raggiungendo i 504 milioni di euro.
“Si tratta – spiega il direttore generale di Banca Adria Colli Euganei, Tiziano Manfrin – di investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali e il dato è particolarmente significativo. La raccolta complessiva è quindi cresciuta nello scorso esercizio del 12%, che equivale a oltre 210 milioni di euro. Importanti risultati sono stati conseguiti anche nel sostegno alle famiglie e alle imprese del territorio di operatività, attraverso l’erogazione di affidamenti che registrano un incremento netto di circa 75 milioni di euro (+8%)”, rimarca.
“Da segnalare – aggiunge il Dg Manfrin – che a sostegno degli operatori colpiti dalle conseguenze della pandemia nel 2021 sono state concesse ulteriori moratorie ovvero sospensioni del pagamento delle rate, che hanno riguardato finanziamenti per circa 70 milioni di euro. Inoltre abbiamo finanziato nuove operazioni ‘Covid’ per un ammontare che supera i 30 milioni di euro”, precisa.
Non è tutto. “Da evidenziare inoltre l’importante attività di acquisto dei crediti di imposta derivanti dalle agevolazioni statali concesse in ambito edilizio per il superbonus, l’ecobonus, il bonus facciate e il bonus ristrutturazione- rilancia il Direttore. L’attività si è concretizzata nel 2021 in oltre 800 operazioni per un importo totale che supera i 33 milioni di euro”.
Ottimi e in crescita anche gli indicatori di solidità della Banca. Il Cet 1 Ratio si è collocato al 19,04% rispetto al già solido 18,65% registrato nel 2020. La crescita dei Fondi Propri, i quali hanno raggiunto i 131,9 milioni di euro (+3,2%), rappresenta un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale a tutela di soci e clienti.
“Sotto l’aspetto economico – aggiunge il dg Manfrin – i ricavi, grazie anche alla crescita degli affidamenti ed alle operazioni di rifinanziamento, hanno visto un incremento del margine di interesse di 3,8 milioni di euro (+ 15%) mentre le commissioni, nonostante la generale contrazione della redditività dei servizi bancari tradizionali, si sono mantenute, grazie alla crescita dell’attività di consulenza nei comparti assicurativo e del risparmio gestito, in linea con quanto realizzato nel 2020”.
L’utile netto si attesta a 5,22 milioni di euro, superando di circa 698mila euro il risultato netto del 2020 (+15,4%) e determinando un rafforzamento patrimoniale che porta i fondi propri ovvero il patrimonio della banca a 131,9 milioni di euro.
“Come previsto nei documenti di pianificazione strategica, in coordinamento con la capogruppo Cassa Centrale Banca, si è dato corso ad un’attenta gestione dei crediti non performig la cui incidenza sul totale dei crediti alla clientela, grazie anche ad alcune operazioni di cessione e cartolarizzazione, è ulteriormente scesa di ben 1,29 punti percentuali – spiega il presidente Mauro Giuriolo – i rilevanti accantonamenti effettuati in ottica prudenziale hanno consentito di aumentare la copertura delle sofferenze dal 82% del 2020 al 96% del 2021, mentre la copertura di tutto il credito deteriorato è passata dal 74,7% al 77,4%”.
Del pari è stata drastica la riduzione del rapporto fra sofferenze nette e fondi propri, passata dal 4,49% del 2020 allo 0,63% del 2021, secondo un modello che la banca definisce virtuoso in prospettiva presente e futura.
Nel corso del 2021, significativi interventi sono stati realizzati nell’ammodernamento della rete commerciale come, in particolare, lo spostamento della filiale di Gorino Ferrarese presso dei nuovi e più ampi locali situati nel centro di Goro.
Il numero dei soci, che a fine 2021 ha raggiunto le 6.100 unità con l’ingresso di ben 339 nuovi soci, testimonia il radicamento della banca nel territorio, rafforzato anche dall’attività dei 7 comitati locali dei soci. “Siamo tornati a investire in progetti culturali, sociali, educativi e artistici – commenta il presidente – e lo faremo in futuro con rinnovato slancio, forti di questi risultati. Abbiamo ristabilito il nostro organo interno di informazione Delta News, per ripristinare un filo diretto dell’informazione a soci e clienti della banca. Non solo. E’ importante garantire l’impegno a stanziare risorse, nel 2021 pari a circa 280mila euro erogati a favore di ben 274 iniziative benefiche e di promozione sociale realizzate nel territorio: un chiaro segnale di partecipazione attiva alla vita delle comunità locali”.
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