GROSSETOUtilizzava l’auto di un Comune della provincia per gli spostamenti che evidentemente non sono stati ritenuti ’per servizio’. E’ uno dei casi narrati nella relazione della procura di Grosseto inviata alla Corte di appello di Firenze e resa pubblica ieri. Il mezzo, secondo quanto ricostruito sarebbe stato utilizzato per cene fuori, per viaggi personali, anche coprendo lunghe distanze. Il tutto, con la complicità di due funzionari amministrativi dello stesso Comune. Il fascicolo, poi, è passato alla Corte dei Conti che dovrà quantificare il danno patito dall’amministrazione comunale.
Nell’elenco stilato dal procuratore capo Maria Navarro, c’è poi le presunte irregolarità del superbonus e del bonus facciate con due distinte indagini. La prima, per truffa, a carico di più persone che avrebbero appunto costituito crediti fittizi da Superbonus 110, cedendoli poi a terzi e riuscendo così a ottenere somme ingenti. L’altra invece, ancora in fase di indagini, a carico di sette
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