
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La variante urbanistica deve sempre essere adeguatamente
motivata, soprattutto quando incide su un’area circoscritta e
appare finalizzata a favorire un unico proprietario. Se la modifica
contraddice le previsioni generali del Piano Regolatore
Generale (PRG), approvate solo pochi mesi prima, l’atto
diventa illegittimo per difetto di
motivazione.
Su questi principi si basa la sentenza
del Consiglio di Stato del 29 gennaio 2025,
n. 719, che ha annullato una variante al PRG
approvata da un Comune per consentire la realizzazione di una
struttura alberghiera. La decisione ribalta la sentenza di primo
grado del TAR, che aveva respinto il ricorso dei proprietari
confinanti, giudicandolo inammissibile per difetto di
interesse.
L’interesse a ricorrere non si basa solo sulla vicinitas
Uno degli aspetti centrali della pronuncia riguarda la
legittimazione a impugnare la variante urbanistica. In primo
grado, il TAR aveva ritenuto inammissibile il ricorso dei
proprietari confinanti, affermando che non avevano un interesse
diretto e concreto, ma lamentavano solo una generica riduzione
della qualità della vita e
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