S.M.P. 23 settembre 2021 10:09
La cura del nostro Pianeta è la più grande urgenza degli ultimi anni. I primi a sottolinearlo con insistenza sono i giovani ispirati da figure ormai emblematiche come quella di Greta Thunberg. Le proteste denominate Fridays for future sono uno degli atti concreti ideati dai giovani attivisti per far sentire il proprio dissenso verso la classe dirigente, ancora incapace di prendere decisioni realmente efficaci per provare a risolvere l’emergenza. La manifestazione milanese di Fridays for future partirà venerdì 24 settembre da Piazza Cairoli, con ritrovo dalle ore 9. Il percorso del corteo, stando a quanto riferito dalla questura a MilanoToday, è ancora da stabilire.
Video: le proteste del movimento Fridays for Future
Affianco alle nuove generazioni di gen z e millennial, si schierano anche gli esponenti milanesi di Europa Verde con Sala Sindaco, Elena Grandi e Carlo Monguzzi. Per loro il tema, evidentemente, è importante e sarebbe strano il contrario: “Gli ecologisti milanesi saranno a fianco dei giovani e degli studenti dei Fridays for future che per venerdì 24 settembre hanno indetto lo sciopero globale per il clima. Noi – hanno scritto in una nota – ci saremo, chiediamo che anche Cgil, Cisl e Uil sfilino a fianco di un movimento che chiede interventi immediati per garantirsi il proprio futuro e quello dei loro figli”.
Gli ecologisti rilanciano dunque l’appello all’adesione allo sciopero globale per il clima indetto dal movimento dei Fridays for future. La manifestazione si terrà a pochi giorni dalla Pre Cop, la riunione governativa internazionale che si terrà a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre in preparazione del summit ONU sui cambiamenti climatici in programma a novembre a Glasgow (Cop26).
“Gli allarmi sui disastri climatici rilanciati nei giorni scorsi dal segretario generale delle Nazioni Unite e dai principali leader del mondo, tra cui il presidente Draghi – aggiungono Grandi e Monguzzi – dimostrano ancora una volta che gli interventi per tagliare le emissioni inquinanti non sono più rinviabili, sono urgenti. Dalle città come Milano possono e devono ripartire le azioni per diffondere a tappeto energie rinnovabili, risparmio energetico, trasporti pubblici e privati a zero emissioni, verde e stop a consumo di suolo. Una parte consistente dei fondi del PNRR sono destinati a interventi ambientali nelle città e sono già attivi altri strumenti come l’ecobonus 110% per le ecoristrutturazioni degli edifici privati che vanno promossi con maggior forza e vigore”.
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