Per poter impugnare validamente un titolo edilizio, è necessario
che il soggetto agisca prontamente nel momento in cui si configura
la “piena conoscenza” del provvedimento in
questione; condizione che normalmente si intende avvenuta a fine
lavori, a meno che non sia possibile dimostrarne la conoscenza
anticipata, anche mediante presunzioni
semplici.
In ogni caso, chi intende impugnare un titolo edilizio e
richiederne l’annullamento ha sempre l’onere di presentare idonea
documentazione e adeguate prove che dimostrino la
natura degli abusi commessi da parte del titolare
del fabbricato oggetto di contestazione.
Impugnazione titoli edilizi: come e chi può farlo?
A chiarire il punto è stato il Consiglio di
Stato con la sentenza n.
1696 del 20 febbraio 2024, con cui ha respinto i
ricorsi presentati da una cittadina contro la propria vicina,
titolare del fabbricato confinante oggetto di lavori che, secondo
la ricorrente, sarebbero stati autorizzati erroneamente mediante
SCIA e autorizzazione
paesaggistica, senza tener conto delle
caratteristiche planovolumetriche, all’interno di un’area
sottoposta a
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