«Il primo di vari incontri dedicati ad un argomento molto dibattuto: bonus, ecobonus, cessione del credito». Così Matteo Morrocchi, Amministratore di Gruppo Immobiliare Varese, ha introdotto la diretta di mercoledì 28 aprile della rubrica L’Informazione in Casa, dedicata al mondo immobiliare.
Una puntata caratterizzata da un’immagine, La moglie e la suocera, del fumettista britannico William Ely Hill, celebre illusione ottica per cui chi la guarda può scorgere due figure diverse. Per Andrea Chemello, mediatore creditizio, questo concetto può essere applicato anche al super ecobonus: «Credo rappresenti un’iniziativa storica incredibile, un’opportunità di business enorme, ma anche una chimera. In base a come viene approcciato dal cliente, è possibile trarne o meno benefici. Spesso, infatti, si parla di cessione del credito, ma a monte deve essere fatto un discorso con il cliente per cui per beneficiare dell’ecobonus deve comunque prima pagare i lavori, poi potrà monetizzare quanto speso, tanti partono dal presupposto di poter ristrutturare la propria casa in modo gratuito».
Si tratta, quindi, di un patrimonio che il cliente possiede già e di cui decide di dedicarne una parte alle ristrutturazioni che ha in programma. «Pensiamo – prosegue il consulente finanziario Marco Compiani – a una persona che si trova davanti a diversi pagamenti da saldare. Potrebbe smobilizzare il proprio patrimonio, ma le plusvalenze sui suoi investimenti potrebbero essere buone, disinvestendo il cliente pagherebbe delle tasse. Una soluzione alternativa, che consentirebbe di prolungare i guadagni, conservare il capitale maturato e continuare con la capitalizzazione lorda (ovvero, quando l’investimento continua e interessi maturano ulteriori interessi), può essere chiedere alla banca di finanziare l’operazione. In questo caso, i fondi del cliente sarebbero usati come garanzia fino alla fine dei lavori e il finanziamento verrebbe estinto con il versamento della cessione del credito. È un buon momento per chiedere un finanziamento, i tassi non sono mai stati così bassi».
«Esistono comunque alternative che non presentano di particolari difficoltà operative. Con lo sconto in fattura, per esempio, il fornitore riceve un pagamento pari al 50% dell’importo, il restante viene gestito tramite trasferimento del credito fiscale da parte del cliente», aggiunge Federico Guerriero, commercialista, prima di concludere con un invito: «In generale, è importante una consulenza personalizzata, rivolgersi a un professionista conosciuto o di cui ci si possa fidare, un’operazione di questo tipo non può prescindere dall’analisi specifica della situazione personale».
Di seguito il video integrale: https://www.facebook.com/1585725471662789/videos/461484324918156
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