Era finito a processo, accusato di aver violato la legge 34 del 2020 (quella del Superbonus) perché, in qualità di tecnico abilitato, nell’estate del 2020 avrebbe “omesso di riferire informazioni rilevanti sullo stato dei lavori, in particolare attestando in maniera falsa il completamento dello Stato avanzamento lavori-Sal al 30% in un alloggio” di proprietà di un valdostano residente ad Arvier.
Ieri il tribunale di Aosta ha assolto con formula piena dall’accusa il 52enne architetto aostano Christian Facchini “perché il fatto non sussiste”.
Secondo il comma 13 1 bis dell’articolo 119 della legge sul Superbonus, “il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni (…) espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di
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