“Il primo semestre 20121 vede i dati del settore arredobagno in crescita e non tanto sul 2020, cosa che era abbastanza scontata, ma anche e soprattutto rispetto al 2019, anno rispetto al quale abbiamo oltre il 14% di aumento delle vendite. Per il 2021 si prevede quindi un ottimo anno, per ora è una fase di ‘primavera commerciale’ che speriamo duri il più possibile“. E’ la fotografia che scatta con Adnkronos/Labitalia, Elia Vismara, presidente Assobagno, l’Associazione nazionale delle imprese produttrici di arredobagno, che con oltre 150 aziende rappresenta quasi la metà del comparto. Il settore ha retto bene alla crisi da pandemia anche grazie all’export: “L’export ha rappresentato nel 2020 il 47% del settore, in leggero rialzo -conferma Vismara- e rappresenta sicuramente un export di prodotto di qualità e design verso Paesi ricchi. Diciamo che il nostro export va fondamentalmente verso l’Europa e verso mercati ad alto valore aggiunto. E’ un prodotto di qualità e di design -ribadisce- e la bilancia commerciale import/export del nostro settore dà per fortuna un bilanciamento importante verso l’export, perché l’import è soprattutto di semilavorati e materia prima da Paesi a minor costo, mentre l’export va a Paesi come Germania, Francia e Stati Uniti, nazioni cioè in grado di ricevere materiali di qualità”. Una dinamica che porta anche a ridimensionare la concorrenza della Cina. “Sicuramente -spiega il presidente di Assobagno- c’è la concorrenza, ma sono mercati paralleli che in alcuni momenti si toccano. Sicuramente importiamo semi-componenti e materie prime e anche un po’ di prodotto finito, ma solo per il mercato di bassa fascia. Quello che però è tutto il sistema di distribuzione dell’arredo bagno, ceramica sanitaria o ceramica edile, vede la presenza importante di aziende italiane che si posizionano nella parte medio-alta del mercato”.
Rincari consistenti materie prime
Proprio sulle materie prime e sui rincari, il settore arredobagno sta impattando una criticità notevole. “I prodotti dell’arredobagno sono a base di legno, che già ha registrato aumenti, ma soprattutto sono a base di metalli che invece hanno avuto rincari molto consistenti. L’alluminio -elenca Vismara- è salito del 75%, l’acciaio inossidabile ancora di più, per non parlare del rame che è a prezzi stratosferici e del vetro. Sono tutti materiali, per i quali, oltre al rialzo dei prezzi, c’è anche una certa difficoltà di approvvigionamento, dovuta anche a un eccesso di domanda che si è accumulata in questi mesi: +15% di mercato, che significa un 15% in più di materiali da fornire”. Le imprese di Assobagno (che fa parte del sistema Federlegnoarredo) si stanno ora preparando alla sfida della sostenibilità e del New Green Deal. “Federlegnoarredo -spiega Vismara- sta facendo un lavoro molto capillare: è iniziato già da più di un anno. C’è stato un primo passaggio di mappatura, con una survey fatta su tutte le aziende e a breve ci sarà una pubblicazione, un vero e proprio ‘manifesto’, con la quale Federlegnoarredo attesterà gli obiettivi di sostenibilità per le proprie aziende. L’essere attestati su un livello medio-alto di mercato fa sì che ci sia una forte componente non solo di qualità di prodotto, ma anche di qualità di processo, qualità di scelta delle materie, in un’ottica sicuramente mirata a essere sostenibili, ecologicamente compatibili e con un prodotto il più possibile circolare. E’, insomma, la sostenibilità -sottolinea Vismara- una delle pietre fondanti della prossima politica di Federlegnoarredo e Assobagno”.
Fiere in presenza, irrinunciabili
Salone del Mobile e Cersaie sono stati i primi due appuntamenti fieristici in presenza, dall’inizio della pandemia, a cui le imprese dell’arredobagno hanno partecipato. Appuntamenti che, sottolinea Vismara “hanno dimostrato che è ancora fondamentale la parte fisica della Fiera, che magari potrà continuare ad essere abbinata al digitale, ma la Fiera è un momento di convergenza irrinunciabile di convergenza delle aziende e dei fornitori”. “I risultati che hanno dato sia SuperSalone che Cersaie, pur all’interno di questo particolare momento di transizione, sono un segnale che la Fiera è un canale che ha ancora il suo motivo di essere, magari evolvendosi, e che le Fiere non si possono chiudere dicendo che non sono più necessarie”, conclude. “Abbiamo sofferto forse meno di altri settori, anche se c’è stata una perdita dell’11% del mercato, e quindi una contrazione c’è stata. La ripartenza è stata però abbastanza importante e un fattore importante è stato sicuramente l’ecobonus, che non tocca direttamente il nostro prodotto, ma che ha riportato il focus e l’attenzione sul concetto di rimettere a posto la casa, stimolando l’acquisto di arredi e materiali” dice ad Adnkronos/Labitalia Elia Vismara, presidente di Assobagno, aggiungendo che “la permanenza più o meno forzata in casa e un po’ di risparmio accantonato nei mesi in cui non si poteva fare nulla o quasi, ha dato un po’ di stimolo a sistemare situazioni magari pendenti”. Per quanto riguarda invece il bonus idrico, ossia quel bonus di 1.000 euro erogato per i sanitari in ceramica e la rubinetteria che limitano la quantità d’acqua usata, è importante, dice Vismara, perché “va a portare in ambito domestico piccole manovre che sembrano insignificanti, ma che invece vanno a creare un risparmio di acqua”. Da un punto di vista economico, aggiunge, “sono stati stanziati 20 mln di euro e prevediamo che si esauriranno subito: non penso che questo bonus muoverà grandi cifre, ma certamente agirà sull’attenzione del consumatore”. “E’ una misura che può incentivare un cambio di mentalità e per questo chiediamo che il bonus idrico venga rinnovato anche per il 2022″, conclude Vismara.
I dati, 2021 in ripresa
Se nel 2020 il Sistema Arredobagno registra una contrazione del 9,0%, nel solo periodo gennaio-giugno 2021 rispetto al primo semestre del 2020 l’aumento delle vendite del Sistema Arredobagno è stato del 47,2%, con un andamento particolarmente positivo sul mercato italiano (+62,4%). E’ quanto emerge dai dati diffusi ieri nel corso dell’Assemblea dei soci di Assobagno. Considerando dati disponibili per il raffronto con il primo semestre 2019, emerge una crescita anche del 14,9% delle vendite totali e del 12,8% per l’Italia. Tuttavia, sottolinea Assobagno, “nonostante gli incrementi delle vendite, gli imprenditori sono allarmati per la difficoltà nel reperimento delle materie prime e per i continui aumenti di prezzo, motivo per il quale la loro marginalità sarà ridotta”. Nei primi sei mesi del 2021 le esportazioni del Sistema Arredobagno registrano un significativo incremento (+33,9%) rispetto all’analogo periodo del 2020; la Germania è il primo sbocco commerciale dell’export italiano di Arredobagno seguito da Francia, Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti. Anche il confronto con il periodo gennaio-giugno 2019, registrando in questo caso una crescita (+6,4%), conferma il dinamismo del comparto. La contrazione del 9,0% è contenuta da una minor penalizzazione sui mercati esteri (-6,6%) rispetto a quello interno (-11,3%). In diminuzione, seppur meno marcata, anche le importazioni (-7,4%), che determinano una perdita complessiva del consumo interno apparente pari al 10,4%. Il Sistema Arredobagno nel 2020 comprende 984 aziende (-1,9% rispetto al 2019) e impiega 22.388 addetti (-2,1%). Il 94% del fatturato del settore è realizzato da Società di capitali, che rappresentano oltre il 40% delle imprese e quasi 80% di addetti. Dal 2020 il Sistema Arredobagno include anche il comparto delle Ceramiche sanitarie. (di Mariangela Pani)
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